CASTELLANO da Bassano
Lao Paoletti
Nacque in Bassano da Simeone intorno all'anno 1270.
La penuria di testimonianze coeve e l'esiguità delle fonti documentarie costringono a delineare un profilo biografico [...] centri di cultura universitaria, non era spesso che una professione secondaria e complementare rispetto a quella, più lucrosa, di notaio: e tale, per l'appunto, fu la professione principale di C., che rogò per molti anni in Bassano, lasciandoci ...
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DEL NERO, Tommaso
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 13 marzo 1545 da Agostino di Piero e da Nannina di Tommaso Soderini. Ebbe due fratelli: Nero e Francesco.
Secondo la descrizione di alcuni suoi [...] fatto dono di essa in vita. Il testamento fu redatto a Firenze nel convento di S. Iacopo tra Fossi e rogato da Francesco Parenti, notaio pubblico fiorentino, il 3 ott. 1572.
Il 9 maggio 1552 il padre Agostino comprò per 3.350 scudi una casa posta nel ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] Agnese, Egidia e Panfila furono monache nel monastero di S. Michele in Campagna.
A G. toccò invece la carriera di notaio, attestata da numerosi documenti, ma, soprattutto, quella di giudice, già avviata nel 1307, quando accanto al suo nome compariva ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] parte della biografia del C. è ricostruibile attraverso la sua corrispondenza con l'amico fiorentino Francesco Baroni (il famoso notaio pallesco che più tardi stenderà gli atti del processo al Savonarola), pubblicata dal Pintor. Nel 1479 il C. fu ...
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Retorica
Benoît Grévin
L'elaborazione e l'uso di una retorica latina raffinata è una componente fondamentale della cultura della corte di Federico II almeno per tre motivi. La pratica della retorica [...] retorica da Pier della Vigna, dopo il 1230. A tale proposito, la ricchissima collezione di lettere di Nicola da Rocca, notaio della cancelleria negli ultimi anni di regno e professore di ars dictaminis nello Studium di Napoli sotto Manfredi, che sarà ...
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GANZARINI (Scandianese), Tito Giovanni
Laura Riccioni
Conosciuto col nome di Tito Giovanni Scandianese, nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, nel 1518. La formazione culturale del G. ebbe probabilmente [...] l'attività didattica. Ammalatosi, il 15 giugno 1582 in una camera del ginnasio cittadino dettò le sue ultime volontà al notaio Eliseo Parmesano. Ristabilitosi momentaneamente, ebbe il tempo di far ritorno ad Asolo dove, stando a una nota aggiunta al ...
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BONCAMBI, Paolo
Vittorio Fanelli
Figlio di Boncambio, nacque a Perugia in data non conosciuta. Nel testamento redatto il 29 ag. 1454 dal padre, che lo nominava erede insieme con i fratelli Marco e Fiorboncambio, [...] di quello Studio.
Il B. è ancora ricordato il 16 nov. 1474, quando conferì a un suo concittadino il titolo di notaio in virtù del privilegio concesso nel 1433 dall'imperatore Sigismondo al padre del B., Boncambio, e agli eredi di questo. Il 14 ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] distingua i poeti giovani dai più vecchi, cioè dai poeti della Scuola siciliana (ricordati con uno dei più importanti tra essi, il notaio Iacopo da Lentini), da Guittone d’Arezzo e da lui stesso: «Issa vegg’io – diss’elli – il nodo Che ’l Notaro e ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] l'Osmano del codice vaticano in un tale "Montes Auximanus",notaio e lettore, per un anno, nell'Archiginnasio di Bologna. tale da poter comporre i versi ricordati da Dante, il notaio Osmano si presenterebbe invece, da questo punto di vista, del ...
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Molière
Mirella Schino
Un attore che scriveva capolavori
Jean-Baptiste Poquelin prese il nome di Molière quando passò alla professione teatrale. Fu attore, capo di una compagnia, e drammaturgo. È uno [...] dei gesuiti di Clermont. Il 6 gennaio del 1643, dopo aspri contrasti col padre, rinuncia per iscritto, davanti al notaio, alla carica ereditaria di tappezziere del re e abbandona la casa paterna per dedicarsi al teatro. Da quel momento assumerà ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...
notarile
agg. [der. di notaro, var. di notaio]. – Di notaio: ufficio, funzione n.; studio n.; atto n., redatto da un notaio. Di notai: distretto n., la circoscrizione entro la quale un notaio assegnato a una determinata sede può esercitare...