La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] della letteratura italiana, a cura di N. Borsellino & W. Pedullà, Milano, Motta, 16 voll., vol. 12° (Il Novecento. Sperimentalismo e tradizione del nuovo), pp. 682-711.
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008a ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] ricerca. Accanto a Prokof´ev e a D. Šostakovic, che rimangono le personalità di maggiore rilievo della storia musicale sovietica del Novecento, si segnalarono N. Mjaskovskij, R.M. Glier, B.V. Asaf´ev , A.A. Krejn, J.A. Saporin, S.N. Vasilenko e ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] nota). Se non il termine, la nozione s’incontra del resto già presso ➔ Melchiorre Cesarotti (Nencioni 1983). Nel Novecento l’idea della convergenza delle lingue europee e della formazione di un tipo linguistico europeo è generalmente condivisa: in un ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] libri di scuola durante il fascismo, in La civile letteratura. Studi sull’Ottocento e il Novecento offerti ad Antonio Palermo, Napoli, Liguori, 2 voll., vol. 2º (Il Novecento), pp. 427-440.
De Blasi, Nicola (2004), L’italiano parlato e la scuola tra ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] la resa dell’Inghilterra; come di lì a poco avrà quella della Francia e del Belgio (Lucio Villari, L’insonnia del Novecento. Le meteore di un secolo, p. 170).
L’uso del futuro in senso temporale è piuttosto ridotto nel parlato colloquiale (Berruto ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] Il sostantivo compleanno, entrato nel Seicento sotto la forma non adattata compleagnos, assume la forma attuale.
Con il Novecento si ha una nuova ripresa degli ispanismi in italiano, favoriti sia dalla ripercussione internazionale di grandi e gravi ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] almeno le e sono in luogo di je e so’).
Com’è noto, dalla fine degli anni Trenta agli anni Ottanta del Novecento il cinema italiano è stato quasi sempre postsincronizzato, cioè doppiato in studio, ora dai medesimi attori del film ora da doppiatori di ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] contemporaneo e la lingua dei media, in Bonomi, Id. & Morgana 2003, pp. 11-32.
Mengaldo, Pier Vincenzo (1994), Il Novecento, in Storia della letteratura italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Rossi, Fabio (2003), La lingua dello sport ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] Feltrinelli, pp. 13-106.
Migliorini, Bruno (19633), Gabriele d’Annunzio e la lingua italiana, in Id., Saggi sulla lingua del Novecento, Firenze, Sansoni, pp. 293-323 (1a ed. 1941).
Praz, Mario (1930), La carne, la morte e il diavolo nella letteratura ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] umbra (1970).
Gli studi geolinguistici e dialettologici che condussero all’individuazione dell’area risalgono però all’inizio del Novecento e si devono soprattutto a Clemente Merlo, il quale parlava di «zona marchigiana umbra romanesca» nel capitolo ...
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novecento
novecènto agg. num. card. [comp. di nove e cento], invar. – 1. Numero che contiene nove centinaia, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 900, in numeri romani CM): una scuola con n. (o 900) alunni. 2. Come s. m. (per lo più...
novecentismo
s. m. [der. di novecento]. – Le correnti di pensiero, le tendenze culturali o di costume, le esperienze artistiche e letterarie sviluppatesi nel sec. 20° con novità di aspetti nei confronti dei secoli precedenti, e considerate...