Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] col dittico rusticano-mondano dei bozzetti teatrali di Caccia alla volpe e Caccia al lupo (1902) – quest’ultimo con precedenti novellistici (1896) – e con le tardive riedizioni di Vita dei campi (1897) e delle Novelle rusticane (1920). I segreti di ...
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J. G. Herder vide nelle fiabe "in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perché non si sa, si crede perché non si vede". Queste [...] fiabeschi consapevolmente elaborati, mescolati ad altri o diversi, come (per tacere di quelli concettuali e insegnativi) i novellistici.
La fiaba si distingue dalla favola (v.), inquantoché in essa non solo non può esistere assolutamente un fine ...
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GUARINI, Alfonso
Monica Cerroni
Nacque a Ferrara intorno al 1487 da Battista, figlio del celebre umanista Guarino. Ebbe sei sorelle e due fratelli; il fratello maggiore Alessandro fu segretario nella [...] umane, che ricorda movenze del teatro di Terenzio, anche se la commedia d'ambiente si apre a esiti novellistici tipicamente cinquecenteschi. Dai prologhi affiora la volontà dell'autore di presentarsi come poeta originale, impegnato nella difficile ...
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LENIO, Antonino
Stefano Jossa
Nacque nel Salento, forse a Parabita (cfr. Tafuri, p. 255), tra il 1470 e il 1475. Il cognome e il nome fanno pensare a una latinizzazione, ma non è possibile fare ipotesi [...] di stampo umanistico. Questa lingua mescidata, la struttura prevalentemente accumulativa del racconto, la presenza di inserti novellistici, l'immaginario per lo più fantastico, fondato sul recupero in chiave romanzesca di Erodoto, Luciano e ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] di proposito la storia, ma più spesso offrono soltanto la materia di essa sotto forma di documenti legislativi, liturgici, poetici, novellistici. Lo stesso può dirsi dei libri di Giosuè e dei Giudici (nel primo anzi si suole riconoscere la medesima ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] del proprietario diffidente. È soprattutto assente il tono ammiccante e non privo di una volontà di denuncia propria degli archetipi novellistici del genere (l'epopea degli animali del Renart e i fabliaux), nonché l'accento canagliesco che si può ...
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ROMANCE
Salvatore Battaglia
Componimento lirico-narrativo spagnolo, a sfondo leggendario e inizialmente con andamento epico. È documentato verso la meta del sec. XV: il migliore poeta del Cancionero [...] in ampî gruppi: romances históricos, romances fronterizos o moriscos, romances del ciclo carolingio, romances del ciclo bretone, romances novellistici e romances líricos. Così sono riprese in forma lirica, più che narrativa, le leggende del re Don ...
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Poeta danese, autore di delicate conosciutissime fiabe, nato a Odense il 2 aprile 1805, morto a Copenaghen il 4 agosto 1875. Egli stesso intitolò la sua autobiografia Mit Livs Eventyr (La fiaba della mia [...] nuovo seguì, fino al 1872. Le fonti sono molteplici: tradizioni popolari, racconti pei bambini, fiabe, vecchi motivi novellistici; Andersen prese il materiale dove gli si offriva, e talvolta lo lasciò nella sostanza inalterato, come nella Principessa ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] XII che hanno trasportato a Virgilio e a Napoli (non soltanto a Napoli, del resto, ma anche a Roma) motivi novellistici diffusi ". E va aggiunto che il carattere stesso di poesia ‛ popolare ' appare talvolta poco nitido nel libro del filologo romano ...
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SACRA RAPPRESENTAZIONE
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. È il termine italiano con cui si designa il teatro religioso del Medioevo, che si sviluppò più intensamente durante i secoli XIII-XVI, a [...] e nello stesso tempo più letterarî; con le agiografie "rappresentate" s'immettono nel teatro religioso motivi novellistici, romanzeschi, avventurosi, fortemente individuali e perciò più saldamente drammatici. Il carattere teatrale e più decisamente ...
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novellistica
novellìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. novellistico]. – L’arte di scrivere novelle. Anche, il genere narrativo della novella, le novelle considerate nel loro insieme, nei loro caratteri comuni, con riferimento a un’età,...
novellistico
novellìstico agg. [der. di novella] (pl. m. -ci). – Della novella, come singolo componimento o come genere letterario: tono, andamento n. di una narrazione; la tradizione n. toscana; la produzione n. del Boccaccio, di Pirandello.