Ciascuna delle parti in cui è diviso un tutto; o parte staccata di un tutto.
Diritto
F. di Comune
Parte di territorio comunale comprendente di norma un centro abitato, nonché nuclei abitati e case sparse [...] a m volte la ennesima parte di B. Appunto perché esprimono rapporti (latino: ratio) le f. vengono anche chiamate numerirazionali. I due numeri interi m e n si dicono termini della f.: precisamente n è il denominatore, cioè il termine che ‘dà il ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] simmetria speculare, è stata ottenuta nel 1995 da M. Kontsevich. Un problema analogo è quello del calcolo del numero delle curve razionali di dato grado d del piano passanti per 3d-1 punti generali dello stesso piano: infatti, è facile verificare ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] le soluzioni operando sui coefficienti con operazioni razionali ed estrazioni di radice di vario indice. indica con x•y.
II) È inoltre definito un «prodotto scalare» di un qualunque numero a di Γ per un qualunque elemento x di A, che si denota con ax ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] e modelli adatti agli scopi di altre scienze (fisica, biologia ecc.).
Originariamente, la m. è la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità discreta) e delle misure (geometria, intesa come scienza dell’estensione ...
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TOPOLOGIA (v. analysis situs, I, p. 87; topologia astratta, App. II, 11, p. 1004; topologia, App. III, 11, p. 960)
Santuzza Baldassarri Ghezzo
La t. oggi è una delle discipline fondamentali della matematica; [...] componente sia costituito da un solo punto, vien detto "totalmente sconnesso"; per es.: ogni spazio discreto, o l'insieme dei numerirazionali con la t. indotta da quella di ???&out;R; uno spazio X è detto "localmente connesso" se per ogni punto ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] è analitica. Le condizioni di tipo diofanteo pongono un limite alla velocità di approssimazione di un numero irrazionale con numerirazionali. Intuitivamente si tratta di rendere meno forti gli effetti non lineari, che si amplificano mediante le ...
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Il c. delle v. è quell'area della matematica definita dal seguente problema: determinare, in una famiglia assegnata di oggetti, quello che rende minima (oppure massima) una certa grandezza. Gli oggetti [...] non ha soluzione, visto che la radice quadrata di 2 non è un numerorazionale. Tale paradosso è stato risolto introducendo classi di numeri più ampie dei razionali.
Una situazione per certi versi analoga si presenta per i problemi variazionali e ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] della sottrazione, della moltiplicazione e della divisione con le stesse regole che valgono per es., per la totalità dei numerirazionali, o reali, o complessi.
2. La teoria dei corpi astratti è stata approfondita soprattutto nel caso commutativo, al ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] , in quella di tutte le d. nello stesso intervallo, presenta strette analogie con l'ampliamento del campo dei numerirazionali in quello dei numeri reali.
Sulle d., definite in uno stesso intervallo, si possono effettuare la somma, la differenza, il ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] lo zero (astratto) s'identifica con lo zero della classe dei numeri naturali, con lo zero della classe dei numerirazionali, dei numeri reali (assoluti o relativi), dei numeri complessi (ordinarî), ecc., sebbene a ciascuna di queste classi possano ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...