DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] la non lontana e non sopita presenza di numerose e rilevanti istituzioni accademiche e scolastiche di (p. 96).
Intanto, nella successione degli eventi che nel complesso quadro politico napoletano dovevano culminare nella sua rinunzia all'incarico di ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] come il risultato dell'attività di tutto un insieme complesso, come un'azione collettiva.
Quando il G., alla a Pavia il 21 genn. 1926.
Il G. ha pubblicato un gran numero di articoli in riviste italiane e straniere, la maggior parte dei quali fu ...
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Difese contro le infezioni virali
Pietro Pala
(Department of Respiratory, Medicine National Heart and Lung Institute at St Mary 's, Imperial College School of Medicine, Londra, Gran Bretagna)
Tracy [...] classe II. Quando le cellule T incontrano questi nuovi complessi MHC/peptide, vi si legano attraverso il recettore delle cellule è di tipo non litico: in realtà esse aumentano il numero di neuroni che contengono il virus. Questo può essere dovuto al ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] le cellule B IgM+ convenzionali. Sono note molte altre popolazioni numericamente inferiori di cellule T e B; tra queste vi sono le tre tipi di recettori appaiono associati con l'appropriato complesso di trasduzione del segnale, ossia Iga e β per ...
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Occhio
Gabriella Argentin
Luciano Cerulli
Stefano Palma
Vittorio Picardo
L'occhio è l'organo di senso preposto alla ricezione degli stimoli luminosi e delle immagini che, elaborate poi a livello [...] precoce sviluppo è dovuto al fatto che nel bambino gli occhi devono formare con il cervello un numero enorme di complessi collegamenti. Se gli occhi crescessero nuovamente dopo la formazione di questi collegamenti, sarebbe necessaria una continua ...
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Bioetica e biotecnologie
Remo Bodei
(Dipartimento di Filosofia, Università degli Studi di Pisa, Pisa, Italia)
Le biotecnologie hanno modificato la nozione di famiglia legata ai rapporti di sangue, la [...] ogni angolo della Terra e che vivono in qualsiasi clima, sono però diventati (grazie al numero e allo sviluppo tecnico complessivo) una specie potenzialmente nociva, virtualmente pericolosa per la sopravvivenza di tutte le forme di vita racchiuse ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] mondo reale il cervello ha a che fare con segnali molto complessi. In particolare, non è noto a priori se i segnali cui viene trasmessa una quantità maggiore di informazione con un numero minore di impulsi. È possibile rendere quest'affermazione, ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] a 18.394, e le loro quote a 45,1. Quanto agli ottantenni e ai novantenni - i cosiddetti 'grandi anziani' - il loro numerocomplessivo è salito nello stesso periodo da 6,4 milioni a 16,4 milioni in venticinque paesi, e le loro quote dall'1,42% al 3 ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] dei farisei solo per il loro formalismo (Mc. 7,4; 7,8; Lc. 11,38). Numerose sono infine le citazioni bibliche di natatoria (Is. 22,9; 22,11; 2 Re 20, Palermo 1990; L. Saguì, L'esedra e il complesso dei bagni nel Medioevo: un problema topografico, in L ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] modello, ma proprio l'occasione di indagini ulteriori e più complesse. L'actio nervosa, la più problematica e difficile da inquadrare fu l'accusa più frequentemente rivolta da Haller ai numerosi avversari; tuttavia, ciò che colpisce di più scorrendo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...