Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] Castel S. Angelo (v. Sisto V).
Se l'importo complessivo delle somme pagate all'imperatore e alla Lega in quel momento e alla parentela con i Borghese, come anche un certo numero di prelati che dovrebbe aver ottenuto la promozione grazie a ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] Carpi stava, probabilmente, nel tentativo di fornire un giudizio complessivo su una realtà nazionale che egli si era proposto di nel caso che ci è capitato di citare, ma in numerosi altri. Se dopo l’unificazione il cosiddetto mercato matrimoniale ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] e quali sono i documenti in nostro possesso? Sembra che in numerosi casi essi non offrano quei dati necessari a rispondere a ogni troppo scarse. Ci si trova dinanzi a un intricato e complesso reticolo d’informazioni e indizi. Inoltre, a questa prima ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] rivolto alla storia delle idee: l’Ottocento, nella sua complessità, è stato descritto come «epoca del riferimento storico»2, avuto un ruolo determinante. Ciò si spiega anche con le numerose esperienze di discontinuità: la fine dell’Ancien Régime, le ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] le successive vicende (si è supposto che essa abbia subito numerosi rimaneggiamenti e successive stesure durante i secoli IV e V è possibile entrare nei dettagli di una legislazione assai vasta e complessa: quel che si può rilevare è che, se da un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] derivato da emozioni ancestrali, e la neutra logica dei numeri. Si verifica addirittura una sorta di processo elettrolitico, l’ignoto. Le storie di Calvino vorrebbero ridurre la complessità e la caoticità del mondo in un prevedibile sistema binario ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] a queste prescrizioni che provengono dalle origini. Il complesso di norme, ridotte inizialmente all’essenziale, cresce in per essere di esempio a tutti e per adempiere i suoi numerosi doveri. La legislazione diventa sempre più esigente in merito all ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] si verifichi.
Per l’Impero, nel suo complesso, l’editto promanato da Galerio in favore cfr. Eus., h.e. IX 9a,4-6. Questa petizione è all’inizio respinta per l’elevato numero di cristiani che ci vivono (cfr. Eus., h.e. IX 9a,4). Su Arycanda in Licia, ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] si poteva non sottolineare che nel Concordato vi era un complesso di materie e di norme nel quale stava gran parte timorosi di essere esclusi dalle trattative. Nonostante le numerose interpellanze e interrogazioni presentate da questi ultimi, la ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] der Dogmengeschichte (1889-1891), Harnack espresse un giudizio complesso sull’operato di Costantino: in primo luogo all’imperatore una religione che aveva avuto i suoi martiri (in numero ridotto rispetto a quello vantato dall’apologetica), ma anche ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...