I nomi dei giorni della settimana sono: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica. I nomi dei giorni da lunedì a venerdì sono di genere maschile e, in quanto tronchi, invariabili. [...] particolari: il Martedì grasso, il Venerdì santo, il Primo Maggio, il Maggio fiorentino.
In calendari, agende, scioglilingua mnemonici: uno dei più conosciuti serve a ricordare il numero dei giorni di ciascun mese: «trenta giorni ha novembre, ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] .S. Peirce e di G.H. Mead si può far risalire la prima comparsa di quella teoria pragmatista o comportamentista del s. che, riproposta da delle sue condizioni di verità, giacché per un vasto numero di enunciati (sul passato, sul futuro, di tipo ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] della forma (per es., la concordanza in genere e numero ecc.) e sul piano del contenuto (il ‘significato’ uno iato (es., vorranno essere); se lo porta solo la finale della prima parola, si può avere un dittongo discendente o uno iato (es., vorrà ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] erosive maggiori (con altezze > 1 m); alle prime appartengono quelle prodotte dalla turbolenza del flusso, come i flute riflessiva, antisimmetrica e transitiva; per es., l’insieme dei numeri reali con la relazione di maggiore ha una s. d’ordine ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] minuscola basata sulla semionciale, che, anche per lo scarso numero di abbreviazioni, ha i pregi della semplicità e della chiarezza sfociò, fra gli ultimi anni del 14° sec. e i primi anni del 15°, nella formazione di una nuova minuscola di ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] di elezione di Elia Levita (15°-16° sec.), autore delle prime opere in y. a carattere secolare. Alla fine del Seicento si canto del popolo ebraico massacrato, 1995), A. Sutzkever e numerosi altri che hanno prodotto, in condizioni estreme, opere di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] coniugazione e declinazione, di mutamenti di genere e di numero; nella sintassi, la confusione nell’uso dei dimostrativi e cristiana nasce solo verso la metà del 2° sec., con le prime versioni l. della Bibbia (la Latina vetus, all’interno della quale ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] nella linea retta il computo tra ascendente e discendente viene eseguito calcolando il numero delle generazioni che li separa (per es., tra padre e figlio la p. è di primo grado, fra nonno e nipote ex filio, di secondo grado); nella linea collaterale ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] dal fatto che sia suscettibile di essere applicata un numero indefinito di volte, in tutti i casi rientranti l. canonica è efficace nel tempo e nello spazio. Quanto al primo aspetto, per essa vale il principio generale della irretroattività, salvo le ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] in tutta la Romania occidentale tra la tarda età romana e il primo Medioevo l’s tra vocali nel corpo della parola, sempre di pari l’esito popolare della stessa voce sia cosa ‹kòsa›). Il numero delle voci con s sonora è accresciuto dai germanismi (es., ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...