Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di nuovo adottata la Z e in più la Y, per trascrivere la v delle parole greche, ormai numerose nella ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] nell’atomismo greco, fu riaffermata in età moderna da G. Galilei, T. Hobbes, P. Gassendi, R. Boyle e J. Locke, al quale , in concorso con l’aggettivo qualificativo, di determinare una persona o una cosa esprimendone una qualità (per es. un anello di ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] più fondata sul divario tra cultura e non cultura, o fuori della cultura, e su caratteri esterni (che per G.A. Cox e da A. De Gubernatis –, la teoria indianista – sostenuta da T. Benfey, da R. Köhler e da E. Cosquin –, la teoria poligenetica, che fu ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] grumi di 1-10 mm di diametro, separati l’uno dall’altro da lacune più o meno ampie; questa s. è propria delle terre nere e di prateria e si può una concezione unitaria le diverse posizioni si deve a T. Parsons, secondo il quale la s. sociale consiste ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] /+/a/+/n/+/k/+/a/, che distinguono, per es., banca da panca o da banda. Le unità di prima e di seconda articolazione hanno la proprietà sociale, esista, si conservi e si perpetui. Per T. Parsons, esponente principale di questo approccio teorico, ogni ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] con Roma, parte dell’Umbria e delle Marche), dove l’s tra vocali nel corpo della parola o anche soltanto nella frase, al pari delle occlusive sorde p, t, k nella stessa posizione, è pronunciata per lo più come sorda lene: l’s, per es., di ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] , ć e đ dal serbo e dal croato, č e j dallo sloveno; t e d davanti a i, e, ĭ, ě, vengono palatalizzati nei gruppi orientali risalenti alla fase più antica.
Nella fonetica: gli ă e ŏ indoeuropei si fondono in o, ā e ō in a, i e u si riducono a ĭ e ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] seguono quelle di H. Zimmern (1898), C. Brockelmann (1908-13), D. O’Leary (1923), L.H. Gray (1934), J.H. Kramers (1949), dai domenicani A. Giustiniani e S. Pagnini, e dall’agostiniano T. Ambrogio, all’arabista L. Marracci; attraverso studiosi di minor ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] ; del primo è l’unico discorso pervenuto intero di tutta l’o. del 1° sec. (il panegirico a Traiano). Del 2° più begli esempi di o. in volgare è l’orazione del doge T. Mocenigo contro il partito di F. Foscari (1421); dell’o. fiorentina restano protesti ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] dal 1972 accompagnate dal commento all'ed. e trad. italiana di T. De Mauro (1967). Dopo una traduzione in giapponese (1929), il tremila frasi che lo costituiscono, i passi degli appunti di alunni o dei manoscritti di S. che ne furono fonte per i ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...