BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] accuse relative all'ortodossia del Grimani. Il fatto che il B. sia riuscito a mantenere sempre la propria integrità agli occhi di Roma starebbe ad indicare la completa fiducia che egli riscuoteva sul piano religioso.
Appena tornato a Venezia dall ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] G. Leopardi (pp. 87-89). L'incontro, prima soltanto epistolare, poi anche personale, con costui, fu l'episodio ai nostri occhi di posteri più significativo della senilità del C.; ma probabilmente per lui (che non era il Giordani), il Leopardi, cui ...
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LOPRESTI, Lucia (pseudonimo Anna Banti)
Giuseppe Izzi
Nacque a Firenze il 27 giugno 1895, da Luigi Vincenzo, calabrese ma di origini siciliane, avvocato delle Ferrovie, e da Gemma Benini, originaria [...] pittrice. Indici ragionati, a cura di M.L. Strocchi, Pisa 1986, pp. 7 s. e i seguenti articoli, pubblicati in Settimo Giorno: L'occhio di Manet (21 sett. 1957); Il "metodo" di Seurat (6 marzo 1958); Il coraggio di B. Morisot (29 maggio 1958); La vera ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] 'esistenza di un personaggio come il C., pure attraverso questi scritti è possibile cogliere ciò che egli rappresentò agli occhi di molti. Sono singolarmente significativi i tre esametri che il Valeriano compose quando il C. era ancora molto giovane ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] Pascoli poeta (nella Nuova Antologia del 1° nov. 1900, rist. in Scritti minori, I, pp. 293 ss.), disteso "quasi sono gli occhi" del poeta e certo d'intesa con lui (o, quanto meno, frutto delle conversazioni e discussioni dei due colleghi), sebbene il ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] quale richiese più volte l'aiuto e la protezione di amici influenti, i problemi causatigli dal cattivo stato di salute dei suoi occhi e, infine, la supplica che egli rivolse al granduca Ferdinando I per ottenere dai capitani di Parte il permesso di ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...]
Èquesto il punto d'attacco dell'attività del Castellani. "Nostra età trapassa e fugge: / oggi prato e doman fieno" (lauda "Occhi mia, di lacrimare"): non si tratta di una metamorfosi, ma di un destino fuori del tempo, di una sentenza che condanna la ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] lettere sono conservate nel Museo del Risorgimento di Torino); il carteggio con Turati (E Monetti, Carteggio Faldella-Turati, in Gli occhi dello Stupa, 1, ott. 1982, pp. 107-13). Di altri inediti, tra le carte conservate presso la Bibl. nazion. di ...
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BINNI, Walter
Novella Bellucci
Nacque a Perugia il 4 maggio 1913, unico figlio di una famiglia di origini in parte aristocratiche, in parte borghesi-terriere. Il padre Renato, come il nonno, era [...] proseguì la sua opera di docente e studioso senza mai separarsi dalla realtà del Paese che si faceva minacciosa soprattutto agli occhi di coloro che avevano lottato per la difesa dei valori democratici e per una società più equa. Nel 1977 divenne ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] contrapposta all'inverno in cui comunque si strugge il cuore dell'innamorato; il bacio; l'insistenza sulla topica degli occhi e della vista; la saviezza in amare; la personificazione di Amore, unita questa a reminiscenze mitologiche che rappresentano ...
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occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...