L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] scritto e diminuiva anche di molto il volume dei contatti epistolari fra la Chiesa romana e le altre Chiese dell'Occidenteromano-barbarico, l'amministrazione dei dispersi "Patrimoni di s. Pietro", così come ci è dato di vederla funzionare in qualche ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] religioso, per cui, come si dedicò alla restaurazione degli antichi fasti imperiali mercé la riconquista di parte dell'Occidenteromano, così esperì, se pur con scarsissimo successo, ogni tentativo per restaurare anche la pace religiosa nell'Impero ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] forza dirompente: egli, scrivendo a interlocutori che vivono la loro scelta ascetica nella regione probabilmente più antropizzata dell’Occidenteromano, la Provenza, identifica i primi monaci non con i solitari del deserto, ma con i primi cristiani ...
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Romano (m. Roma 399); successe a Damaso (384), invano ostacolato dall'avversario di Damaso, Ursino. Affermò la supremazia del vescovo di Roma su tutto l'Occidente e tenne un concilio (386), curando poi [...] l'applicazione delle norme presso tutti i vescovi italiani. Attrasse l'Illiria nell'orbita romana riconoscendo il vescovo di Tessalonica come vicario della Santa Sede e s'interessò pure delle condizioni ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] , fu limitata alla Spagna dai Franchi cattolici. Maturarono così i tempi per il ristabilimento di un Impero romano e cristiano in Occidente, mentre il sistema feudale si imponeva anche alla Chiesa. Ne derivò una decadenza dei costumi, alla quale ...
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Storia
La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in 30 c., 10 per ognuna delle 3 tribù dei Tizi, Ramni e Luceri. Di esse [...] anche nei municipi e nelle colonie.
Quale organo di amministrazione locale, la c. scomparve con la caduta dell’Impero romano d’Occidente. Il termine sopravvisse nel Medioevo, da un lato indicando il pubblico giudizio e il luogo in cui si svolgeva e ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] preislamica, si ispira a modelli del mondo romano-bizantino, adattandoli alle esigenze connesse alla abluzione di forme e dall’uso del rosso, oggetti conosciuti e imitati in occidente, come anche i tessuti e i tappeti riprodotti in opere di artisti ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] per i molteplici rapporti che l’Impero B. ha avuto con l’Occidente e l’Oriente. Per il tramite della letteratura b. la civiltà Sergio da Costantinopoli, Anastasio monaco del Sinai e soprattutto Romano il Melode che unì influssi siriaci e semitici. ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] cominciare con i cosiddetti p. apostolici, considerati quali discepoli immediati degli apostoli (Barnaba, Clemente romano, Ignazio, Policarpo, Erma) e terminare, in Occidente, con s. Gregorio Magno, o, al più, con s. Isidoro di Siviglia (7° sec ...
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Lo stato degli uomini non sposati.
Nell’antichità l’influsso del concetto religioso secondo il quale il culto dei defunti era necessario alla loro pace ultramondana, donde la necessità di lasciare dietro [...] i chierici di astenersi dal matrimonio e dal generare figli, pena la deposizione. La norma fu ratificata, in Occidente, dal papa Siricio nel Concilio romano del 386, quindi da Innocenzo I e da vari Concili (Toledo, 390 e 400, Cartagine e Torino, 401 ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...