(gr. ᾿Οχρίδα; serbocroato e macedone Ohrid) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (41.600 ab. nel 2008), situata a 698 m s.l.m., sulle rive nord-orientali del lago cui dà nome. Importante centro turistico.
È l’antica Lychnidos; occupata nel 4° sec. a. C. da Filippo II seguì le sorti della Macedonia. Fu sotto Roma, e a partire dalla morte di Teodosio il Grande (395 d.C.) sotto i Bizantini. ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] l’albanese è parlato in Grecia intorno a Kastoria e in Iugoslavia nella zona che dalle rive meridionali dei laghi di Presba e Ocrida, si spinge fino a Dibra e Pristina nel piano di Kosovo e di lì sino al confine meridionale del Montenegro. Si devono ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] segna le costruzioni sacre con le tipiche piante a triconco. La basilica con transetto a 3 navate di S. Sofia a Ocrida (1036-57) si è arricchita del nartece nel 1313-17. Anche la pittura decorativa, inizialmente caratterizzata da uno stile narrativo ...
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Aer
A. Tschilingirov
Telo ricamato usato nel rito ortodosso, destinato a coprire il calice eucaristico e la patena durante l'offertorio. Il termine, che deriva dal gr. ἀέϱ e nella sua traduzione letterale [...] Arquato (Piacenza), bizantini con influenze occidentali, databili prima del 1314, e il telo da calice della chiesa di S. Clemente a Ocrida, lavoro di una bottega locale databile a cavallo tra 14° e 15° secolo. Altrettanto esiguo è il numero di teli d ...
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Acatisto, Inno
J. Lafontaine-Dosogne
L'A. è un antico, celebre inno della liturgia bizantina, ancora integralmente cantato nella Chiesa ortodossa. Nel Medioevo si cantava in piedi (ἀϰάθιστοϚ 'non seduto') [...] frammentarie. Una serie di affreschi in chiese della Macedonia e della Serbia (Dečani, Matejić, S. Pietro di Prespa, Peribleptos di Ocrida, Mariko), come a Cozia in Valacchia e a Roustika a Creta, di datazione compresa fra il 1335 e la fine del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Serbia
Ciro Lo Muzio
La serbia
Secondo l’opinione prevalente, Serbi (srbi) è etnonimo derivato da una radice [...] della Macedonia guadagnò alla Serbia importanti centri commerciali appartenuti a Bisanzio e alla Bulgaria (Skopje, Bitola, Ocrida). Nel cuore della Serbia e in Bosnia, regioni in precedenza assai debolmente urbanizzate, la nascita delle città ...
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CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] secondari. Lo stile può essere paragonato a quello della Panaghia ton Chalkeon a Salonicco (1028), della Santa Sofia di Ocrida (1050) e degli affreschi, quasi contemporanei, della cripta di Hosios Lukas nella Focide.Nel sec. 12° l'accresciuta ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] religiosi di Kiev furono realizzate da maestri greci o slavi meridionali. I paralleli stilistici più pertinenti sono stati rintracciati a Ocrida (decorazioni della chiesa di S. Sofia) e a Salonicco, per le pitture murali, a Chio, Dafni e Hosios Lukas ...
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RICAMO
A. Lauria
Termine, derivato dall'arabo raqam ('disegno, segno'), con il quale si intende la rifinitura di materiali tessili eseguita manualmente mediante il lavoro ad ago utilizzando filati di [...] compresa tra la fine del sec. 13° e gli inizi di quello successivo: uno, proveniente dalla chiesa di S. Clemente a Ocrida e del quale si ignora l'ubicazione attuale (Johnstone, 1967, p. 117), con i quattro simboli degli evangelisti collocati agli ...
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L’iconografia di Costantino il Grande nell’arte e nella civiltà della Russia
Xenia Muratova
Mentre nell’arte dell’Occidente latino l’immagine e l’iconografia di Costantino il Grande conoscono una storia [...] , di Žiča (1220-1230), di Kalenić (1389-1427), di Arilje (1296), in Serbia; quelli nella chiesa di S. Clemente a Ocrida (1378); quelli nelle chiese di Kastoria (S. Stefano e S. Anastasio), quelli presenti nell’ossario di Bachkovo, in Bulgaria (1344 ...
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