(gr. ᾿Οχρίδα; serbocroato e macedone Ohrid) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (41.600 ab. nel 2008), situata a 698 m s.l.m., sulle rive nord-orientali del lago cui dà nome. Importante centro turistico.
È l’antica Lychnidos; occupata nel 4° sec. a. C. da Filippo II seguì le sorti della Macedonia. Fu sotto Roma, e a partire dalla morte di Teodosio il Grande (395 d.C.) sotto i Bizantini. Soffrì le incursioni e i domini dei Goti, degli Unni, degli Avari. Colonizzata a partire dal 6° sec. da genti slave, fu conquistata dai Bulgari nel 9° sec., riconquistata dai Bizantini nel 1018. Dopo la quarta crociata fece parte del despotato d’Epiro sotto Teodoro Angelo. Nel 1246 fu ceduta all’imperatore di Nicea, Giovanni III Vatatze e quindi, restaurato il dominio bizantino in Costantinopoli, rientrò nei confini dell’impero d’Oriente. Agli inizi del 14° sec. fu conquistata dai Serbi e verso la fine dello stesso secolo dai Turchi che ne mantennero il possesso fino alla prima guerra balcanica (1912). Nella successiva divisione della Macedonia passò sotto il dominio dei Serbi.
La fortezza romano-bizantina conserva le sue 18 torri e 4 porte. S. Sofia, dell’11° sec. su una chiesa del 5°, ha affreschi di grande interesse (11°-16° sec.); fu a lungo trasformata in moschea. S. Clemente (o Maria Peribleptos), a croce greca, ha affreschi del 1295 (di Michele e Eutychios) e del 14° secolo. Importanti inoltre S. Giovanni della Canea (13° sec.), S. Nicola Ospedaliero e SS. Costantino ed Elena (14° sec.), con affreschi contemporanei.
A O., verso la fine del 9° sec., si formò il primo centro di civiltà cristiana presso gli Slavi meridionali, a opera dei monaci Clemente e Naum, seguaci di Cirillo e Metodio. Nel 976 fu elevato a patriarcato, con giurisdizione sulle regioni dell’impero bulgaro e inoltre dell’Albania, Raštra, Bosnia, Sirmio. Nel 1018 Basilio II lo ridusse ad arcivescovado autocefalo con la stessa giurisdizione. Da allora le gerarchie ecclesiastiche si ellenizzarono gradualmente e la stessa lingua liturgica slavo-bulgara fu sostituita da quella greca. L’arcivescovado di O. agli inizi dell’11° sec. aveva alle sue dipendenze 31 eparchie, ma la sua autorità e la sua giurisdizione furono gravemente menomate con la creazione del patriarcato di Serbia, che gli sottrasse gran parte del territorio serbo. Ricostituito nel 1958, è unito canonicamente con la chiesa serba nella persona del patriarca.