La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] per la prima volta da Zermelo nel 1930.
Il sistema di Zermelo è 'senza tipi' nel senso che è ragionevole considerare x∈y per oggetti qualsiasi x e y; in particolare, si può porre la questione se x∈x vale. Tuttavia, non c'è una maniera (evidente) di ...
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In senso proprio, un intero giro compiuto dal corpo intorno a un altro corpo o intorno al proprio asse. In senso figurato, avvicendamento, uso o impiego alternato di persone, oggetti, elementi diversi, [...] esse una coltura a rapido ciclo vegetativo che è detta intercalare.
Il contratto di affitto a tempo indeterminato che abbia per oggetto un fondo in cui si pratica r. di colture non può avere una durata inferiore al tempo necessario allo svolgimento ...
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In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare ente geometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà [...] . Questo indice è la dimensione di ricoprimento o f., DF, definita considerando il numero di ipercubi di spigolo ε necessari a ricoprire l’oggetto, per ε→0. Tale numero, N(ε), al diminuire di ε aumenta come N(ε)∝ε−DF. Qualche volta DF viene chiamata ...
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omogeneità La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia identità, similitudine o quanto meno armonia tra gli oggetti o le parti in questione.
economia [...] O. del prodotto Condizione necessaria perché si possa parlare di mercato in libera concorrenza. Tutto ciò che le imprese fanno per diversificare i loro prodotti sostanzialmente o, attraverso la pubblicità, ...
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sciografia
sciografìa [Der. del lat. sciographia, dal gr. skiagraphía, comp. di skiá "ombra" e -graphía "-grafia"] [ASF] Metodo per determinare l'ora del giorno o, quando possibile, della notte, dall'ombra [...] di oggetti illuminati dal Sole o dalla Luna che è alla base del funzionamento degli orologi solari. ◆ [ALG] Nella geometria descrittiva, rappresentazione in sezione, spec. di edifici. ...
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cluster
cluster 〈klastë〉 [s.ingl., propr. "grappolo", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine introdotto inizialmente da astronomi statunitensi e inglesi per indicare ammassi stellari e passato poi a indicare [...] oggetti vari, raggruppati insieme strutturalmente o funzionalmente. ◆ [FAT] [FML] Piccolo raggruppamento di molecole o di atomi la cui disposizione spaziale ricorda quella di un cristallo; è facile trovarli, in genere, a temperature non molto diverse ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] , l'atto di nascita della teoria degli insiemi astratti. Un insieme è definito come "una riunione in un tutto M di oggetti distinti e ben definiti della nostra intuizione e del nostro pensiero" e la sua potenza (o numero cardinale) è "quel concetto ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] e i dati dell’osservazione.
Matematica
Processo di costruzione o definizione di nuovi enti, a partire da classi di oggetti (o di enti costruiti attraverso precedenti a.). Consiste nel considerare come un nuovo ente individuale una classe di enti ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La matematica
Alexei Volkov
Karine Chemla
Qu Anjing
La matematica
Le bacchette
di Alexei Volkov
Il sistema di numerazione cinese, sistema decimale e principio [...] somma di frazioni, descritto dopo il problema 9 del cap. 1, è un punto cruciale del testo. Prima di descriverlo, vediamo gli oggetti che sono coinvolti nel ragionamento. L'espressione per m/n usata nei Nove capitoli, ossia 'm di n parti' ('n' fen zhi ...
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OPERATORI
Fernando BERTOLINI
. 1. Generalità. - Il termine o. indica d'ordinario il simbolo d'una operazione, o più in generale d'una applicazione univoca (v. applicazione, in questa App.); per una [...] , a meno d'eguaglianze, δh+k/δxhδyk (h,k = 0, 1, 2,...).
b) Sia ancora Φ un insieme di operatori definiti nell'insieme A di oggetti, e supponiamo che, per ogni ωεΦ, l'applicazione a →ωα (aεA) sia su A (e non solo in A) e biunivoca (e non solo univoca ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che concerne l’oggetto, spec. nel senso filosofico...