Espressioni d'arte: i principali monumenti architettonici
Giovanni Lorenzoni
Le principali fondazioni dei Parteciaci
Con l'elezione a duca di Agnello Parteciaco si ha il trasferimento definitivo della [...] nella chiesa dei SS. Sergio e Bacco, sempre ad Olivolo (secondo l'Origo il nome olivolo sarebbe derivato dall'albero di olivo che sarebbe esistito davanti alla porta della chiesa dei SS. Sergio e Bacco) (47).
Ma S. Teodoro fu anch'essa cattedrale ...
Leggi Tutto
Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] pontificio dal 1827 al 1867, Torino 1956; i tre dettagliati lavori di S. Pinchera, I prezzi di alcuni cereali e dell'olio d'olivo sui mercati dello Stato pontificio (dal 1825 al 1860) e a Roma (dal 1823 al 1890), ivi 1957; Monete e zecche dello Stato ...
Leggi Tutto
Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] con una sequenza di animali preistorici, trafitti da altri numeri al neon della stessa serie. Se le foto sfocate di Olivo Barbieri (Napoli 2005, 2005) e quelle lucide e a fuoco di Gabriele Basilico (Napoli 2005, 2005), tutte a soggetto napoletano ...
Leggi Tutto
Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] le corone di lamina di oro stampata (soprattutto del III e II sec. a. C.) a foglie di alloro, di vite, di olivo, di rosa, spesso prodotte in serie, come del resto si verifica anche per altri tipi di oreficeria, come anelli e orecchini: tipici due ...
Leggi Tutto
Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] , Torino 1991.
L. Cafagna, Nord e Sud. Non fare a pezzi l’unità d’Italia, Venezia 1993.
V. Consolo, L’olivo e l’olivastro, Milano 1994.
G. Crainz, Storia del miracolo italiano, Roma 1996.
S. Lanaro, Patria. Circumnavigazione di un’idea controversa ...
Leggi Tutto
Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] suoi prodotti. Crescevano sempre più l'importanza e l'estensione dell'agricoltura; sebbene la coltivazione della vite e dell'olivo fosse proibita, nella provincia di Mendoza la viticoltura assumeva grande sviluppo (7300 barili di vino annui mandati a ...
Leggi Tutto
Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] . Molti dei prodotti agricoli, come il lino, p. es., e il papiro, per non dire di altre piante, quali l'olivo e la vite, e parecchie pietre e minerali esistenti nel sottosuolo della penisola sinaitica e del deserto orientale, facilitarono lo sviluppo ...
Leggi Tutto
AMERICA (A. T., 121-122, 123-124, 149-150 e 151-152).
Sommario. - I. Geografia: 1. Generalità (pag. 837); 2. Storia della scoperta (pag. 838); 3. Geografia dell'America Settentrionale (pag. 841); 4. Geografia [...] degli agrumi, per la quasi totalità concentrata nella California, ed ormai più che doppia della nostra. Limitate quelle dell'olivo e della vite, che nell'occidente degli Stati Uniti furono introdotte e rese prospere soprattutto per merito dei nostri ...
Leggi Tutto
Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] degno di nota, vi si mescolano alcuni tipi mediterranei (Rhus cotinus, Rosa moschata, Celtis australis, Olea cuspidata affine al nostro olivo, qualche quercia sempreverde). La foresta raggiunge il suo limite attorno ai 3600 m. ed è questa la zona del ...
Leggi Tutto
TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] , vento, freddi, o da cause meccaniche, come ferite prodotte dall'uomo, ecc. Fra le tubercolosi tipiche si ricordano quella dell'olivo e dell'oleandro (dette anche rogna, v.) causate da Pseudomonas Savastanoi E. F. S., quella del pino d'Aleppo e ...
Leggi Tutto
olivo
(o ulivo) s. m. [der. di oliva]. – 1. Pianta della famiglia oleacee, diffusa in tutta la regione mediterranea in due varietà: l’o. selvatico o oleastro (lat. scient. Olea europaea var. sylvestris), che cresce nei luoghi rupestri, isolato...
oliva
(o uliva) s. f. [lat. olīva, nome dell’albero e del frutto, dal gr. ἐλαία]. – 1. a. Il frutto dell’olivo, drupa di caratteristica forma ovale, verde o bruna a completa maturazione, con epicarpo liscio, mesocarpo carnoso, verdastro, contenente...