convenire
Domenico Consoli
. È presente in tutte le opere di D., con frequenza notevole e diversità di significato.
Quanto alle alternanze dei suoni sono da notare quelle, diffusissime, ng-gn, nelle [...] : cui non si convenia più dolci salmi (If XXXI 69, riferito Ironicamente a Nembrot e al suo grido inintellegibile); a Dio feci olocausto, / qual conveniesi a la grazia novella (Pd XIV 90: D. fece offerta di sé stesso a Dio, come si confaceva alla ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] , 1932 e 1955) a Roma. Per il resto, a parte le inchieste di Raffaele Giacomelli nelle comunità ebraiche italiane prima dell’Olocausto (per tutti, cfr. Terracini 1951) e l’inchiesta di Fortis & Zolli (1979) sulla comunità di Venezia, il più delle ...
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PRAYER, Mario
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 85 (2024)
di Irene Malcangi
Nacque a Torino nel 1887 da una famiglia di artisti, figlio del fotografo d’arte Roberto e della nobile veneziana [...] celebrazione del 24 maggio, fu incaricato di elaborare un bozzetto «raffigurante il soldato nudo che balza fulgido dall’olocausto, per distribuire, in larghissimo numero, cartoline di ricordo e di incitamento» (Per la celebrazione del 24 maggio, «La ...
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GIACCARDO, Timoteo Maria (al secolo Giuseppe)
Gianfranco Maggi
Nacque il 13 giugno 1896 a Narzole, in provincia di Cuneo, da Stefano e Maria Gagna, in una famiglia di mezzadri che lavorava nella piana [...] di accettarla totalmente, "fedelissimo tra i fedeli" come Alberione ebbe a definirlo. Formulò addirittura il voto di offrire "l'olocausto del mio volere e della mia volontà alle disposizioni del primo maestro". E scrisse nelle sue note intime, il 16 ...
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La vita è bella
Giacomo Manzoli
(Italia 1997, colore, 120m); regia: Roberto Benigni; produzione: Elda Ferri, Gianluigi Braschi per Melampo; sceneggiatura: Vincenzo Cerami, Roberto Benigni; fotografia: [...] senza soluzione di continuità. In più, la cosa avviene nel contesto di un vero e proprio tabù, il male assoluto rappresentato dall'Olocausto. Come del resto era già accaduto a Ernst Lubitsch ai tempi di To Be or not to Be e al contemporaneo Train de ...
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favella
Antonietta Bufano
Se per il Buti al non con questa moderna favella con cui Cacciaguida si rivolge a D. (Pd XVI 33) è sufficiente la chiosa " non al modo che parlo ora io Dante ", altri commentatori [...] est eadem apud omnes, quamvis habeant diversa idiomata ", Benvenuto; " cogli interni sentimenti dell'animo ", Lombardi], a Dio feci olocausto.
Le orribili favelle, che, insieme con le diverse lingue (e ancora: parole di dolore, accenti d'ira, / voci ...
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(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] su un paesaggio nevoso e cinto dal ghiaccio, simile a un tavolo da biliardo: come nel caso di B. Goodwin, l'Olocausto nelle sue opere è una continua presenza di sottofondo. G. Cadieux (n. 1955) usa installazioni fotografiche ieratiche e sensuali per ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] Novanta e facilita il definirsi di un campo postideologico e lo sviluppo di un periodo caratterizzato dalla memoria dell’Olocausto (in Italia la Legge che istituisce il Giorno della Memoria è del 2000). Anche a livello internazionale, questi anni ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] all'ultima sequenza di Schindler's list (1993; Schindler's list ‒ La lista di Schindler) di Spielberg, con i sopravvissuti all'olocausto che prendono per mano gli attori che ne hanno interpretato la parte, e la si confronti con il resto del film, e ...
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Dalla fine della guerra fredda il Vicino Oriente non è più terreno di rivalità e possibile scontro fra superpotenze. L’epicentro delle crisi si è progressivamente spostato verso l’area del Golfo, dove [...] . Se vi è una lezione che il 20° sec. ha passato indelebilmente al nostro, dalla fine del colonialismo all’orrore dell’Olocausto, è che non possono esistere uomini e sotto-uomini, popoli e sotto-popoli.
A meno che il negoziato di pace riprenda sotto ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...
danzaterapeuta s. f. e m. Chi cura attraverso la danzaterapia. ♦ Sono aperte le iscrizioni al primo corso di formazione professionale per danzaterapeuti e al primo corso di aggiornamento per operatori socio-sanitari ed educatori, che prenderanno...