Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] di vocali e che comporta perciò - in nessi così brevi come quelli dell'egiziano - una notevole serie di apparenti omofoni, la vera e propria lettura, diversa a seconda del senso: sono i "determinativi", che seguono la parola scritta in geroglifici ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] A tale scopo V. focalizza e finalizza delle aree tonali, non disdegna orchestrazioni o ritmi popolari, cori omofoni o il ricorso a strumenti solistici per determinati effetti coloristici, purché funzionali alla situazione drammatica. Appaiono sovente ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] risulta più chiaro nel caso in cui linguaggio e metalinguaggio siano diversi (ciò che evita l'impressione di banalità suscitata dalla traduzione omofonica), così da avere, per es: ""The grass is green'' è vero in inglese se e solo se l'erba è verde ...
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MELANI, Alessandro
Arnaldo Morelli
– Nacque a Pistoia il 4 febbr. 1639 da Domenico e da Camilla Giovannelli; ebbe come padrini di battesimo i nobili pistoiesi Bartolomeo Rospigliosi e Caterina Cellesi.
Il [...] il M. fu probabilmente tra i primi maestri di cappella ad abbandonare il tradizionale stile policorale romano a cori omofoni, ereditato dal tardo Rinascimento, in favore di una prassi moderna che prevedeva un coro principale accompagnato da uno o ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] avvenire anche con forme differenti come ci amiamo → [ʧ]amiamo.
Coi pronomi lo e la invece, a differenza degli articoli omofoni, in cui è quanto meno raccomandata, è consigliato evitare l’elisione soprattutto nei casi in cui siano possibili equivoci ...
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SONATA
Giulio Cesare Paribeni
. Nome di una forma di musica strumentale. La parola Sonata ci riporta alle origini stesse della musica per strumenti, se non per il sostantivo, certo per il verbo donde [...] , è nelle Sonate Bibliche (1700) di carattere descrittivo e a programma. In esse egli alterna brani di stile fugato a episodî omofoni e a noti aspetti di danze, con molti movimenti, in cui sono notevoli l'invenzione ritmica e i tratti di mimetismo ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] disposti nell'ordine cronologico delle festività per cui servivano. Tutti ammirevoli per l'accorta alternativa della polifonia e dell'omofonia, per la freschezza del contesto armonico, per la varietà dei ritmi, per i festosi Alleluja con cui molti si ...
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MADRIGALE
Gaetano CESARI
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Non è ben sicura l'etimologia del nome. Per tacere di altre meno probabili, presenta difficoltà fonetiche l'ipotesi che risale già ad Antonio da Tempo ed è accettata dalla [...] , come il marcato andamento ritmico; il chiaro periodare armonico del discorso musicale; lo stile misto di elementi omofoni e polifoni, alieno dalle dotte elaborazioni dal canonismo scolastico fiammingo; la predominanza della voce soprana sulle altre ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] in calce una postilla "A gli amatori della lingua fiorentina". La riforma (consistente in buona sostanza nella distinzione dei suoni omografi non omofoni: e e o aperte e chiuse, s e z sorde e sonore; eliminazione di k, x, y, accentazione di tutte le ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] in mezzo a due consonanti (bar, kar), l'esistenza d'ideogrammi costituiti da gruppi di segni; provò che alcune supposte serie di omofoni per una sola consonante (p. es., sette segni per scrivere r), in realtà non erano che diversi segni sillabici (ra ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.