La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] provocata in essi da tali mutamenti. Tra le condizioni più frequenti all’origine delle innovazioni linguistiche si trova l’omofonia, vale a dire la coincidenza fonetica tra due termini di diverso significato. Questa spiega, ad es., l’assenza di ...
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SANTINI, Fortunato
Giancarlo Rostirolla
SANTINI, Fortunato. – Sacerdote, abate, compositore, collezionista, nacque a Roma il 5 gennaio 1777 (e non, come talvolta si legge, nel 1778; cfr. Engelhardt [...] punta – nella scia del magistero di Jannacconi, esponente della restaurazione palestriniana di fine Settecento – all’equilibrio tra omofonia e contrappunto imitativo, in convergenza con le istanze del Cecilianesimo incipiente e con i relativi dettami ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Personaggio d’alto lignaggio e artista estroso, Carlo Gesualdo coltiva la musica per proprio [...] grazie alla combinazione dei diversi procedimenti della scrittura polifonica. Il discorso procede per opposizioni radicali: all’omofonia si contrappone la scrittura imitativa, alla consonanza la dissonanza, ai soggetti diatonici i soggetti cromatici ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] del 13° secolo (si pensi al caso di Monte Andrea) l'uso non congruente dell'accento con l'inizio della serie omofonica, uso già lamentato da Brunetto Latini e da Francesco da Barberino, può costituire un difetto tecnico, anche se non ci sentiamo ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] musicali per la consacrazione del Tempio, ma il testo ebraico, variamente spiegato, non è sufficiente a documentare l'omofonia, potendosi trattare semplicemente d'isocronia. Assai significativo è piuttosto il passo Neemia XII, 27-46, il quale ...
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SINFONIA (gr. συνϕωνία propr. "accordo di voci o di suoni")
Giulio Cesare Paribeni
Nome di una forma di musica strumentale.
Se tale è l'accezione odierna della parola, questa tuttavia ha avuto significati [...] le maniere proprie del Concerto. Essa inoltre appare più agile nel taglio dei tempi e, nella struttura, incline all'omofonia. Per tali sue qualità la Sinfonia scarlattiana si presentava come un brillante pezzo di apertura, staccato dal contenuto ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...]
dalla parte tua [daː ˌparte ˈtuːa]
Il processo interessa gli articoli determinativi (la, lo, le, li), i clitici oggetto omofoni, le forme del pronome o aggettivo quello, le preposizioni articolate. Si noti che i vari elementi hanno in comune la base ...
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CROCE, Giovanni
Piero Caraba
Dal testamento redatto il 10 maggio 1609 dal notaio Figulino e conservato nell'Archivio Veneto notarile (Caffi) sappiamo che la sua nascita sarebbe avvenuta intorno al 1557, [...] e sei voci (1607). L'intreccio contrappuntistico è qui assai lontano dal rigore dei Palestrina; è frequente l'impiego della omofonia e delle ripetizioni. Né vi è molta differenza tra i madrigali e le canzonette di cui fu pubblicato un libro nel ...
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FALCONIERI (Falconiero), Andrea
Pacifica Artuso
Nato a Napoli nel 1585, fin da giovane fu indirizzato allo studio del liuto e del chitarrone; con molta probabilità fu allievo di Jean de Macque a Napoli [...] a tre rendendosi dunque partecipe di quel processo di evoluzione in cui nella struttura contrappuntistica si vanno consolidando l'omofonia e il basso continuo, e la musica strumentale va acquistando una sempre maggiore indipendenza dalle forme vocali ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] per dire, ancora nostra) musica, non più armonico-polifonica, ma qualcosa di assolutamente nuovo ed estraneo all'antica omofonia ed eterofonia, dominata dalla parola: musica a cui erano rimaste chiuse le porte dell'Oriente, a cominciar da Bisanzio ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.