Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] "formale", in quanto questa determina le forme onde il pensiero si vale per dedurre necessariamente verità più importante, potendosi gli altri spiegare in base ad esso - e s'introduce la teoria dei luoghi naturali assoluti, secondo la quale tutti ...
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Chimico e fisico inglese (Newington, Surrey, 1791 - Hampton Court 1867). Di umili origini (era figlio di un fabbro), F. lavorò per alcuni anni come apprendista presso un rilegatore di libri; il suo acuto [...] una certa frazione di giro); la sovrapposizione delle due onde quando raggiungono l'osservatore darà allora (fig. 1 B ). - Conduttore cavo c (fig. 2) nel cui interno s'introduce un corpo elettrizzato allo scopo di misurarne la carica elettrica ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] principio dell'Oratorio di Natale; il poema primaverile onde fiorisce la canzone nuziale Weichet nur, betrübte Schatten; forte della musica tedesca quella che si chiude nell'opera di J. S. Bach. Un tronco che ha le sue radici nel movimento di ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] una forma di prestito agrario a basso interesse, onde agevolare il rifiorimento dell'agricoltura italica. Il principio , creò per questi ultimi gravi problemi, come si può vedere in s. Tommaso e in Dante. Questi scelse l'episodio della vedova come ...
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Fisico scozzese (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879). Contribuì allo sviluppo della fisica con la teoria del campo elettromagnetico e la prima formulazione statistica della teoria cinetica dei gas. Appartenente [...] suo tempo. Dal 1860, per cinque anni, fu professore al King's College di Londra. Sono di questo periodo, che passò a contatto con nello spazio che circonda tali corpi, per mezzo di onde elettriche e magnetiche concatenate. Questo spazio e le forze ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] del compromesso, concedendo forti garanzie ai protestanti. Onde lo sdegno e le proteste di Paolo III,
Portatosi quindi in Spagna, abitò una villa presso il monastero di S. Jerónimo de Yuste, intervenendo qualche volta ancora, però, negli affari ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] della visione dei colori. Ma la svolta decisiva alle ricerche di S. fu segnata dalla lettura, verso la fine del 1924, della che una specie di cresta d'onda su uno sfondo di onde. L'approccio dualistico einsteiniano rafforzò le sue perplessità circa l' ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] dove fu fatto pastore d'Arcadia col nome di Polisseno Fegeio, s'indusse a esercitarvi dal 1745 al 1748 la professione di avvocato: e col pubblico affezionato al gioco buffonesco delle maschere, onde fu costretto a scrivere per lo più degli scenarî. ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] 'accusa furono archiviati nel 1895, non prima che G., onde evitare un probabile arresto, si trasferisse in Germania). Con di N. Valeri, Torino 1952; Discorsi parlamentari, a cura di S. Furlani, Roma 1953-56; Dalle carte di Giovanni Giolitti. Quarant ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] Ludovico di Baviera e la Curia, e dell'interdetto papale onde la città fu colpita, e fu perciò fatto segno a E. Stagel. Durante l'esilio dei domenicani, rimasti fedeli al papa, S. fu eletto priore del convento, ma dopo il ritorno dell'ordine a ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. relative: Onde venisti? quali a noi...