bene (sost.)
Domenico Consoli
Sul concetto di b. si era variamente pronunciato il pensiero greco, che D., se pure in modo parziale, potè conoscere attraverso il trattato ciceroniano De Finibus bonorum [...] rifaccia D. quando assegna alla parola un significato specificamente teologico. In senso assoluto il vero b. è soltanto Dio ontologicamente considerato. La coincidenza in Dio, secundum rem, del b. con l'essere, affermata da s. Tommaso, " Ostensum est ...
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universali, teorie indiane degli
Nella letteratura filosofica indiana gli universali (jāti o sāmānya) hanno due principali funzioni, semantica e ontologica. Gli universali, infatti, sono sia postulati [...] come l’universale. Essere un cuoco, per es., non è l’essenza di una persona, bensì una caratteristica contingente, ontologicamente non diversa dal portare un ombrello. Vi è, quindi, una distinzione fra termini generali basati su u. e termini ...
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Le nuove competenze dello Sportello unico per l’edilizia
Gennaro Ferrari
Prima dell’entrata in vigore della l. 7.8.2012, n. 134, di conversione del d.l. 23.6.2012, n. 83, era affermazione ricorrente [...] per il rilascio del permesso di costruire e del nulla osta di compatibilità paesaggistica, ancorché connessi, sono ontologicamente distinti, avendo ad oggetto la tutela di beni diversi ed essendo articolati sulla base di competenze diverse ...
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GOODMAN, Nelson
Antonio Rainone
Filosofo della scienza e logico statunitense, nato a Somerville (Massachusetts) il 7 agosto 1906. Dopo aver conseguito il Ph.D. alla Harvard University nel 1941, ha insegnato [...] 'apparato logico dei Principia mathematica di Whitehead e Russell utilizzando il calcolo delle classi e aderendo così a un'ontologia platonista, G. utilizza per i suoi sistemi esclusivamente il calcolo degli individui, rifiutando di sottoscrivere un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] , o anche il più vicino di tutto, ma noi stessi siamo rispettivamente l’Esserci. Nonostante ciò, o proprio per ciò, esso è ontologicamente ciò che vi è di più lontano da noi. Certo, rientra nel suo essere più proprio di avere una comprensione di tale ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] con il mondo, sua conoscibilità. Rispetto al primo, dal punto di vista del pensiero razionale, D. può essere concepito ontologicamente come principio supremo della realtà (e quindi o come puro essere o come causa trascendente del mondo o come causa ...
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Il rapporto tra mente e cervello
Luigi Scoppola
La questione della relazione tra mente e cervello si presenta, fin dalle origini della cultura occidentale, come centrale nell’analisi del soggetto umano. [...] fisiologiche dell’organismo; la seconda impegnata a distinguere e contrapporre corpo e anima (o spirito o mente) come due realtà ontologicamente diverse e separabili.
Teorie della mente
Ci limiteremo a segnalare come tra il 19° e il 20° sec. la ...
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Il nuovo procedimento archiviativo
Alberto Macchia
Le novità introdotte dalla l. 23.6.2017, n. 103 in tema di archiviazione consentono di porre in evidenza, utilizzando una formula di sintesi, come [...] ’interno del relativo procedimento si agitano, pertanto, interessi divergenti: la persona sottoposta alle indagini si presuppone ontologicamente “cointeressata” all’accoglimento della scelta del pubblico ministero di non agire; in senso opposto, si ...
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La volta emisferica che sembra limitare verso l’alto la nostra visione e la cui base circolare sembra posare sull’orizzonte.
Astronomia e geofisica
La volta celeste appare emisferica, ma alquanto appiattita [...] diffusa nello spazio interplanetario (luce zodiacale), quella emessa dai gas atmosferici.
Religione
Il c., sia concepito come ontologicamente del tutto diverso dall’ordine terrestre sia inteso come intimamente e solidamente legato a quest’ultimo, è ...
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La riduzione fenomenologica e la questione dell’amore
Jean-Luc Marion
Dall’esperienza alla coscienza dell’esperienza
In ogni indagine filosofica il punto decisivo è l’inizio: infatti una volta che ci [...] suo cliente, perché l’assicurazione non va confusa con la certezza. La certezza risulta dalla riduzione epistemica (e perfino dalla riduzione ontologica) e si gioca fra l’ego, il dominante, e il suo oggetto, il dominato; anche se l’ego diventa certo ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...