scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] la quale teorie scientifiche di epoche diverse, benché formulate per spiegare lo stesso ambito di fenomeni, sarebbero fondate su diversi presupposti ontologici e metodologici e, pertanto, non confrontabili né sul piano teorico né su quello empirico e ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] . La sua opera sconvolge le procedure razionaliste rovesciandone l'ideologia meccanicistica e funzionalista in nome di principi ontologici. Nello spessore della verità di ogni singolo tema, Kahn concentra l'esercizio creativo: su di esso attiva ...
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Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] alle radici etimologiche di un termine in primo luogo utilizzato nel linguaggio filosofico, si propone di cogliere i tratti ontologici del virtuale, di cui rivendica la realtà in analogia con il pensiero deleuziano: il virtuale è un differente grado ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] a contenuto morale o sono riconducibili a fatti o sono esse stesse proposizioni fattuali (nel senso del n. ontologico), oppure possono essere analizzate nei termini di meccanismi di approvazione e riprovazione che sono meccanismi naturali (nel senso ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] odio falsitatis), e a menzogna (If XX 99 la verità nulla menzogna frodi); in positivo, invece, v. definisce lo statuto ontologico dell'essere: Sicut dicit Phylosophus in secundo Metaphysicorum, " sicut res se habet ad esse, sic se habet ad veritatem ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il saggio On Denoting di Bertrand Russell del 1905 è un testo epocale. Sia per il metodo [...] . Sull’epistemologia vanno menzionati almeno i filosofi del Circolo di Vienna e in particolare Carnap e Quine; sui problemi ontologici sono classici i contributi di Quine e David Lewis (1941-2001); sulla filosofia della matematica Carnap, Quine e ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] dei generi e delle specie (l'identico) e la loro differenza (il diverso) creano tutta una trama di rapporti ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto e predicato. Non solo, ma può trovare finalmente una ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] i limiti della mia identità è tutt'uno" (p. 72).
Il problema, dunque, non è deontologico (che cosa devo fare?) ma ontologico (chi sono?); non è costituito dalle condizioni necessarie a mettere in opera una prestazione di volontà per scegliere (tra i ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] a un nesso, a un intreccio di inferenze. Il concetto di rosso non riflette un dato empirico o un'entità ontologica, ma piuttosto una rete di inferenze che specificano tale concetto. Così, Brandom dichiara la priorità dell'inferenza sulla referenza ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] che un'idea limitata dalla ragione. Contro tale critica si volge Hegel, per il quale, come già per Spinoza, l'argomento ontologico non è assunto quale prova, ma quale definizione dell'idea di Dio, ossia dell'assoluta realtà. Le prove della seconda e ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...