FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] forte passione morale e sostenuto da una precisa coscienza filosofica (ispirata al Rosmini e al suo spiritualismo ontologico), aperta anche all'innesto di evoluzione e religione (posizione ripresa dallo stesso Antonio Fogazzaro nelle sue Ascensioni ...
Leggi Tutto
Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] assoluti e le leggi della meccanica acquistavano così – dopo un’elaborazione scientifica secolare – lo status ontologico di ‘forme’ trascendentali, condizionanti l’esperienza.
D’altra parte le singole scienze si svilupparono automaticamente secondo ...
Leggi Tutto
scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] valore da accordare all’esperienza dell’esistenza del singolo, sia in campo gnoseologico sia dal punto di vista ontologico, e alla sua capacità di raccordarsi, come creatura finita, all’incommensurabile onnipotenza e assoluta libertà divina. Entra in ...
Leggi Tutto
Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri [...] degli adulti, che stabiliscono ciò che è lecito e ciò che è illecito. Infine, il modello del personalismo ontologico fonda l’oggettività dei valori e delle norme sul concetto sostanziale di persona, intendendo quest’ultima come un’individualità ...
Leggi Tutto
ROSMINI Serbati, Antonio
Carlo Caviglione
Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto nel Trentino, da nolbile famiglia; morì il 1° luglio 1855 a Stresa. La sua vita fu intensa, profondamente ascetica, dedita [...] sé e di tutte le cose create e increate - è l'ens communissimum della Scolastica; non è un primo psicologico, ma ontologico e permette alle intelligenze, create da esso, di comunicare in qualche modo tra loro; anzi esso fa delle intelligenze tutte un ...
Leggi Tutto
Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] , inoltre, la lingua tende a trascendere i limiti di mero strumento comunicativo, per divenire radice di un processo ontologico, in cui s'innervano quelle condizioni essenziali, che permettono al poeta di pensarsi portatore di una parola più vera ...
Leggi Tutto
(X, p. 606; App.: III, I, p. 398; IV, I, p. 473)
Negli ultimi decenni la scienza del clima aveva già segnato sensibili progressi rispetto agli anni prebellici. Alcuni geografi, che avevano seguito con [...] dall'altro indicare con l'espressione ''clima attuale'' lo stato climatico dell' ultimo trentennio. Dal punto di vista ontologico il clima deve essere considerato "come una trama sulla quale si intessono le situazioni meteorologiche reali giorno dopo ...
Leggi Tutto
Alla metà degli anni Ottanta ha preso avvio in Europa e negli Stati Uniti un nuovo progetto disciplinare, definito in modo generico come Animal studies, che si è posto come obiettivo di ricerca l’interazione [...] ha già introiettato l’eterospecifico; 2) come entità che in ogni relazione con l’eterospecifico modifica il suo stato ontologico.
In particolare la zooantropologia pone in evidenza due entità/eventi che trasformano il modo di concepire la dialettica ...
Leggi Tutto
Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] . L'elaborazione del linguaggio filosofico va oltre, sia per il livello di astrazione dei concetti e per l'uso di un vocabolario ontologico (si pensi alla nozione dell'essere in quanto essere o a quella dell'Uno), che per l'esigenza di un nuovo tipo ...
Leggi Tutto
Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] fig. 2). In apparenza, dunque, il mondo fisico è 'causalmente chiuso'. Il prezzo che si paga per separare, a livello ontologico, la mente cosciente dall 'universo fisico è quello di escluderla anche dal punto di vista della dinamica. Si può insistere ...
Leggi Tutto
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...