Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] favori, dichiarando di non potere far a meno dell'opera del L. nell'allestimento dei suoi divertimenti. Praticamente divenne della sua musica sono un'estrema sensibilità, una malinconia elegiaca, una viva e sottile intelligenza, una grandezza eroica. ...
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Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] due riprese), considerazioni e massime acutissime desunte dalla viva esperienza della vita e della storia, e che F. De Sanctis, che, isolando artificiosamente i Ricordi dal resto dell'opera, identificò in G. l'italiano che si piega agli eventi per ...
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Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] europea di quel periodo. Testimonianza della sua viva coscienza dei valori della civiltà europea e della profili e in pensose meditazioni sul mondo contemporaneo. Fra le ultime opere, un quadro della società olandese nel secolo d'oro: Nederland' ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] dell'oggetto. I concetti puri già emersi in quest'opera diventano il punto di partenza per approntare quella tavola delle là delle unilaterali interpretazioni idealistiche, si faceva più viva, fino a sboccare nell'affermazione di quella corrente ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] spirituale godimento di una brigata sceltissima, colta e omogenea; che fu opera di getto, tanto salda è la sua costruzione, tanto armoniche le mai, tutta la lirica di T.: la parte più viva di essa è nel vagheggiamento cupido o sereno della bellezza ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] D. è giusto porre quello di P. Fermat, nella cui opera, pubblicata postuma (1679), si trovano le equazioni della retta e velocità, anziché, come sostenne successivamente Leibniz, dalla "forza viva" mv2. Ne seguì una famosa e secolare disputa tra ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] di primo piano; al paragone, la commedia "nuova" può considerarsi come un progresso, una conquista. Eppure l'opera di A. è tanto più viva e affascinante; per la genialità della fantasia comica che in sé assume e fonde e trasfigura gli elementi più ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] Convenzione, su proposta di J.-M. Chénier, gli restituiva, troppo tardi, la pensione. Le sue ossa andarono disperse. ▭ Nell'opera riformatrice di G. riconosciamo la presenza di una gioconda fantasia e di un sicuro istinto teatrale, ma nella sua arte ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] , si stabilì definitivamente con la sua donna a Firenze.
Opere
L'odio ai tiranni e l'amore delle libertà repubblicane sono Canzoniere di lui il più illustre esempio d'una passione viva, ma letterariamente dominata. Molte sono le rime di argomento ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] le sue creature recano l'impronta di una umanità viva e concreta, svincolate dall'astrattezza e trascendenza medievali; a N., a un tempo di poco anteriore alla fontana di Perugia. Opere della scuola di N., vicine alla lunetta di S. Martino a Lucca, ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona o della cosa acclamata: viva Garibaldi!;...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...