Poeta ungherese, nato il 26 novembre 1883 a Szegszárd. Si laureò in filologia classica e filosofia e insegnò in varie città della provincia, finché nel 1917 passò a Budapest e, abbandonato l'insegnamemo, [...] cose fa sentire la grandezza dell'universo. È una lirica d'ispirazione essenzialmente cattolica. Profondo negli studî di filosofia e possa giungere la potenza espressiva della parola umana.
Le opere di prosa - studî critici e letteratura narrativa - ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] parte, la visione puramente lirica predomina. Questo combattuto amore sembra aver dato alle liriche del H. una diritto il H. accanto alla generazione di poeti posteriori alla guerra mondiale.
Opere: Poems of G. M. H., editi con note a cura di R ...
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Poeta francese, nato a Marsiglia il 20 giugno 1813, morto il 6 marzo 1877. Ammiratore del Lamartine, se ne guadagnò la benevolenza con un'ode sulla sua partenza per l'Oriente (Le départ pour l'Orient, [...] 1832). Accenti più personali trovò qualche anno dopo nella raccolta di liriche La mer, 1835 (ampliata e rielaborata nel 1855 con un , attese, d'allora, tranquillamente alla composizione delle sue opere, e pubblicò: Laboureurs et soldats (1854), La vie ...
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Nato a Firenze il 30 dicembre 1642, ivi morto il 24 settembre 1707, fu giurisperito, conoscitore esperto delle lettere latine e italiane, cultore appassionato di musica e di poesia. Primo suo amore fu [...] e per i sonetti e le canzoni all'Italia. Per queste liriche parve degno che la sua salma fosse trasportata in S. parte che meglio rivela l'animo suo sono i versi elegiaci. L'opera sua fu giudicata severamente dal Settembrini e dal De Sanctis; ma ...
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Poeta inglese, nato nel 1819 a Liverpool e educato a Rugby sotto il dottor Arnold, la cui personalità ebbe grande influenza sul giovane, natura di per sé seria e introspettiva. Per qualche tempo si lasciò [...] prosaico; una satira, Dipsychus (1850); Mari Magnus, or Tales on Board (1861) e un volumetto di liriche. Nessuna di queste opere rivela una personalità artistica di forte fantasia o una grande padronanza della musicalità verbale, ma sono tutte ...
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Poeta olandese, nato nel 1798 ad Amsterdam, morto ivi nel 1860. Bilderdijk ebbe un grande influsso su lui e a lui è da attribuirsi probabilmente per la massima parte che d. C. sia passato al calvinismo, [...] nuovamente sentire con Politieke Poëzie (Poesia politica). Notevoli fra le liriche di questo genere: Vijf en twintig jaren (Venticinque anni) massima del da Costa non è riposta tanto nella sua opera artistica, quanto nella parte che ebbe nel Réveil, ...
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Commediografo serbo-croato, nato a Ragusa (Dalmazia) verso il 1510, morto a Venezia il 2 maggio 1567. Studiò all'università di Siena, ove nel 1541 fu rettore degli scolari; si unì all'avventuriero Cristoforo [...] (L'avaro) per quanto non completamente originali, sono le migliori opere del teatro raguseo. Meno riuscite sono le commedie Arkulin (Arcolin Dolce; curò, nel 1551, un'edizione delle sue poesie liriche e di alcuni drammi, ma di questa edizione non s'è ...
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ROSAI, Ottone
Mario Tinti
Pittore e scrittore, nato a Firenze nel 1895. Nella bottega del padre, provetto stipettaio, si iniziò all'arte scolpendo il legno. Frequentò dipoi l'Accademia di Belle Arti [...] aderì al movimento futurista. Nel 1914 raccolse una serie di opere di carattere futurista in Firenze. La guerra mondiale ebbe R e L'Universale; e ha pubblicato una raccolta di liriche Via Toscanella, con prefazione di Ardengo Soffici (Firenze 1925 ...
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BRODSKIJ, Josif Aleksandrovič (App. IV, i, p. 317; V, i, p. 432)
Poeta russo di origine ebraica, morto a New York il 28 gennaio 1996. Per suo espresso desiderio è stato sepolto a Venezia. Negli anni Novanta [...] È stata pubblicata una prima raccolta di opere, Sočinenija Josifa Brodskogo (1992-95, Opere di Josif Brodskij) in quattro volumi (1995, Paesaggio con inondazione), le liriche di viaggio Peresečennaja mestnost´: putešestvija s kommentarijami ...
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Poeta e prosatore danese nato nel 1866 da famiglia ebraica, a Aakjær presso Horsens (Jutland). È scrittore ben noto e amato in Danimarca, ove i suoi racconti sono popolarissimi. Tra le sue cose migliori [...] e la prateria, 1910), e Vejr og vind og folkesind (Aria e vento e umor popolare, 1921): opere che son come rifrazioni liriche dei motivi della sua copiosa opera in prosa, e per la realistica immediatezza dell'ispirazione e per il senso d'aria libera ...
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lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...