È capoluogo d'uno dei cinque distretti della Provincia renana (Rheinprovinz, provincia della Prussia). Posta a pochi chilometri dal confine belga e olandese, tra la Roer (Ruhr) e la Mosa, in una piccola [...] , splendido lavoro romanico del 1215; reliquiarî gotici del '300, quali quello a cristalli e quello di Simeone, opera di orafi di Aquisgrana; oreficerie preziosissime come il busto di Carlo Magno con la corona, del'300; tessuti pregevolissimi in seta ...
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ZECCA (fr. hôtel de la Monnaie; sp. casa de moneda; ted. Münze; ingl. mint)
Mario Levi Malvano
L'emissione della moneta essendo sempre stata monopolio dello stato (v. moneta, XXIII, p. 637), fin dall'epoca [...] , che eseguì le monete dei papi Pio II e Paolo III, e come Benvenuto Cellini, il quale era conosciuto soprattutto come orafo quando fu incaricato di incidere i conî per le monete pontificie. L'incisione dei conî per monete affidata ad artisti famosi ...
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ORVIETO (A. T., 24-25-26 bis)
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Roberto VIGHI
Città dell'Umbria, in provincia di Terni, costruita a 315 m. s. m. sull'ampia (kmq. [...] animazione alle superficie. Il reliquiario reca l'indicazione dell'anno 1338 e la firma di Ugolino di Vieri e compagni, orafi senesi.
Nella cappella del SS. Corporale si conserva inoltre la tavola della Madonna dei raccomandatì di Lippo Memmi; nella ...
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Arte antica. - Il bisogno di una illuminazione artificiale, specie per uso domestico, indusse per tempo l'uomo a ricercare non soltanto una materia illuminante di speciale intensità, legno resinoso, grasso [...] sia ecclesiastico sia domestico. Al sec. XVI risalgono molti candelieri di arte spagnola: sono opera dei de Arfe, tra i più celebri orafi del tempo; e anche Benvenuto Cellini ne fece per il vescovo di Salamanca. In Italia, dal sec. XVII in poi, si ...
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SPADA (lat. gladius, spatha; fr. épée; sp. espada; ted. Schwert; ingl. sword)
Piero BAROCELLI
Ugo BADALUCCHI
Arma bianca lunga, che differisce dalla sciabola, con la quale si suole volgarmente confondere, [...] L'oro versatovi sopra a profusione dalla mano dell'orafo darà al primo tratto della lama un tono caldo contrastante ai quali concorrono spadai, scultori, incisori, ageminatori, bulinatori, orafi, ecc.
Spada da duello. - Colpisce soltanto di punta. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La sfida della cupola
Roberto Masiero
David Zannoner
Le cupole e la scienza
L’ideazione e la costruzione delle cupole, dal Quattrocento al Settecento, ha alimentato la sperimentazione e la formalizzazione [...] reca, assieme a Donato Bardi, detto Donatello, a Roma; vi risiede per almeno due anni, guadagnandosi da vivere come orafo, ma sognando di poter risolvere il problema della costruzione della cupola. Per questo studia le fatiscenti rovine dell’antica ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] in un documento del 1423, risulta "inventor et ghubernator maior" (ibid., p. 71).
Il 4 genn. 1420 il G., insieme con l'orafo Cola di Nicola Spinelli, era stato anche chiamato come supervisore ai lavori per gli stalli lignei di Arduino da Baese nella ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] alla testimonianza del 'pittore oltremontano' ad Assisi (Bellosi, 1988); cultura figurativa che già era stata fatta propria dai grandi orafi senesi e che M. dichiara nel trono dorato e traforato, nell'impiego dei punzoni - si deve probabilmente a M ...
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Vedi CELTICA, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CELTICA, Arte
P.-M. Duval
Red.
P.-M. Duval
P.-M. Duval
Con questa espressione si designano quelle forme di arte e quel gusto che si son manifestati nel corso [...] in ferro laminato d'oro.
È stato detto che l'arte dell'epoca di Hallstatt e un arte di superficie, un'arte di vasai e di orafi o, a rigore, di bronzisti, e non di scultori e di architetti. È vero, e bisogna anche dire che i pezzi più belli, quelli di ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] risulta la zona di diffusione dei singoli tipi; ciò rende possibile riconoscere la produzione di diverse botteghe di orafi o, per il sec. 6°, anche di artefici itineranti, nonché di formulare considerazioni generali sull'accoglimento delle mode ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.