PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] nella zona dell'od. piazza dello Spirito Santo, mentre il tratto urbano della via Cassia Clodia corrisponde all'od. via degli Orafi. Non si hanno tracce sicure, invece, delle mura. Tra l'ultimo quarto del sec. 4° e i primissimi anni del successivo ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] Pietro e Niccolò Gallicus di Siena in Ungheria, Bullettino senese di storia patria 33-34, 1926-1927, pp. 86-101; I. Machetti, Orafi senesi, La Diana 4, 1929, pp. 5-110; M. Accascina, Oreficeria senese in Sicilia, ivi, 1930, pp. 207-214; M.H. Laurent ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] fu Tauro da Siena, già al servizio di Bonifacio VIII a Roma nel 1299 e poi al seguito della corte papale in Provenza, orafo di Clemente V e di Benedetto XII (le notizie che lo riguardano vanno dal 1307 al 1326), ingaggiato nel personale fisso della ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1972", Roma 1974, pp. 159-173.
P. Leone de Castris, Tondino di Guerrino e Andrea Riguardi orafi e smaltisti a Siena (1308-1338), Prospettiva, 1980, 21, pp. 24-44.
Il gotico a Siena, cat. (Siena 1982), Firenze 1982 ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] nello spessore di una lamina metallica.Gli storici delle arti suntuarie usano sottolineare che s. Eligio, vescovo di Noyon e patrono degli orafi, nacque a Chaptelat, a due leghe di distanza da L., e che nel 631 creò una scuola di oreficeria presso l ...
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MUNSTER
G. Jászai
MÜNSTER (Mimigardevord nei docc. medievali)
Città della Germania (Renania settentrionale-Vestfalia), capoluogo della regione storica della Vestfalia e sede vescovile.L'originario insediamento [...] per la salvezza. L'operato artistico di maestri costruttori, scalpellini e scultori, di intagliatori e pittori di immagini, di orafi, fonditori e tessitori si dispiegò intorno a quella che è ancora oggi la più monumentale delle imprese artistiche ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] e pittori a Siena 1250-1450, cat. (Siena 1987), Firenze 1987, pp. 133-134; A.R. Calderoni Masetti, Francesco di Grillo e altri orafi a Lucca tra Tre e Quattrocento, in Oreficerie e smalti traslucidi nei secoli XIV e XV, BArte, suppl. 43, 1987, pp. 61 ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] , Il reliquiario del capo di San Domenico, Culta Bononia 3, 1971, pp. 3-45; C.G. Bulgari, Argentieri gemmari e orafi d'Italia. Notizie storiche e raccolta dei loro contrassegni con la riproduzione grafica dei bolli individuali e dei bolli di garanzia ...
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HUESCA
M.A. Castiñeiras González
(lat. Osca)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima, H. è situata a S-O delle Sierras Exteriores della catena dei Pirenei, in una delle depressioni dell'Alta [...] quella ebraica, raccolta nel ghetto del Barrio nuevo, nella cui Calle mayor, o degli Argenteros, si concentravano le botteghe degli orafi (Naval Mas, 1984). Di H. era l'ebreo convertito Pedro Alfonso, un erudito astrologo che dal 1110 fu medico alla ...
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VIENNA
M. Pippal
(ted. Wien; lat. Vindobona; Vindomina; Wenia nei docc. medievali)
Capitale dell'Austria, situata all'estremità nord del Wiener Becken, nel punto in cui questo s'incunea tra il Wiener [...] nucleo di legno e i lati posteriori dipinti dell'altare e vennero completate le parti in smalto da pittori e da orafi altorenani, influenzati dalla Francia settentrionale e dall'Inghilterra. Uno scultore svevo del lago di Costanza (forse attivo a V ...
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orafo
òrafo s. m. (f. -a) [lat. aurĭfex: v. orefice]. – Chi lavora metalli preziosi e oggetti d’oreficeria. È sinon. quindi di orefice, ormai raro nell’uso corrente ma vivo nella classificazione professionale, in quanto orefice oggi indica...
frassinella1
frassinèlla1 s. f. [di etimo sconosciuto], ant. – Pietra arenaria (detta anche pietra frassinella) usata un tempo dagli orafi per dare il filo ai ferri con cui lavorare i metalli, e anche per lisciare il piano dei lavori a smalto.