ANSIDEI, Baldassarre
Jeanne Bignami
Nacque a Perugia il 25 sett. 1555 (secondo il suo epitafio) da Alessandro, appartenente all'illustre casato degli Ansidei di Catrano. Studiò oratoria ed eloquenza [...] . Alla morte del Cardaneti nel 1588, ereditò l'usufrutto di tutti i suoi beni e gli succedette nell'insegnamento di oratoria. Nel 1602 passò allo studio di Pisa, dove insegnò lettere greche e latine. Nel 1605, favorito dal cardinale Orazio Acquaviva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cicerone tra retorica e politica
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nome di Cicerone evoca anzitutto una straordinaria [...] collega”. Tra il 51 e il 50 a.C. uno sgradito ma provvidenziale governo provinciale porta Cicerone in Asia Minore; quando l’oratore torna a Roma, siamo ormai alla vigilia di una nuova guerra civile.
L’ultima battaglia
A gennaio del 49 a.C. Cesare ...
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Dottore della Chiesa (Imola 380 circa - ivi 450 circa); vescovo di Ravenna (dopo il 425), è soprattutto noto per la sua attività pastorale e specialmente per l'oratoria, donde il nome di Crisologo; ci [...] rimangono di lui numerosi sermoni. Festa, 30 luglio (fino al 1970, 4 dicembre) ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] tutti a un'unica "liricità". Tuttavia la parola dramma continua anche oggi, come presso gli antichi, ad adoperarsi materialmente per designare, in senso ampio, qualunque forma letteraria destinata, in ...
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Oratore latino dell'epoca di Augusto; mutate ormai le condizioni ambienti e i gusti, egli pensò che il tempo dell'oratoria classica fosse tramontato (Tac., De orat., 19) e quindi si foggiò una nuova forma [...] di eloquenza. Fu, sebbene non declamasse che malvolentieri e di rado, l'iniziatore di quella eloquenza dei declamatori che tenne il campo nell'età imperiale. Di bassa estrazione, di torbida vita, mise ...
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POLLUCE, Giulio ('Ιούλιος Πολυδεύκης, Iulius Pollux)
Vittorio De Falco
Sofista e grammatico, nato a Naucrati di Egitto, si distinse presto in Atene per l'erudizione e l'abilità oratoria. Fu protetto [...] nomi delle varie età e delle membra); l'altro le virtù, i vizî, le forme del sapere, e quindi la grammatica, l'oratoria, la filosofia, la sofistica, la poesia, la musica e strumenti musicali, le danze, gli attori, il teatro, le maschere, l'astronomia ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] consularibus, assecondare la volontà e le intenzioni dei triunviri. Il raccoglimento in cui poi si chiuse ci ha fruttato il De oratore e il De republica. Poi l'uccisione di Clodio e il conseguente processo contro Milone: e C., per lo spiegamento di ...
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NICETA di Smirne
V. D. F.
Fu l'innovatore della nuova sofistica asiatica del sec. I d. C., e ottenne ai suoi tempi grande rinomanza sia nell'oratoria forense, sia in quella sofistica. Senza possedere [...] il nostro N. è quel N. sacerdote, che fu maestro di Plinio il Giovane ed è ricordato anche nel dialogo su gli oratori di Tacito (XV, 3); ma non può essere identificato col N. di cui Seneca il retore riferisce alcuni frammenti. Per le medesime ...
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Oratore e uomo politico ateniese (n. 390 circa - m. 323 a. C.). Scolaro di Platone e di Isocrate, mise al servizio delle sue idealità etico-politiche la sua oratoria. Con Demostene fu, dopo la disfatta [...] di Cheronea (338), l'artefice della riscossa antimacedone. Eletto (338) ταμίας, una specie di ministro delle Finanze con poteri particolarmente ampî, e rinnovatagli la magistratura (fino al 326), assestò ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] zio Scipione, sacerdote secolare, a frequentare le Scuole pie di largo dello Spirito Santo, vi strinse amicizia con il padre Tommaso di S. Tommaso d'Aquino, dal quale apprese la filosofia aristotelica. ...
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oratoria
oratòria s. f. [dal lat. oratoria, femm. sostantivato (sottint. ars «arte») dell’agg. oratorius «oratorio»]. – 1. a. L’arte del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto essa sia studiata nella sua...
oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare in pubblico o davanti a un’assemblea: i...