Umanista (Brozas, Cáceres, 1523 - Salamanca 1601), pubblicò edizioni commentate di Ovidio (1546), Orazio (1591), Virgilio (1591), delle Sylvae del Poliziano (1596). Per quanto concerne la letteratura spagnola [...] sono importanti il commento a J. de Mena (1582) e l'edizione annotata di G. de la Vega (1574). Scrisse inoltre Commentaria in A. Alciati Emblemata (1573), Grammaticae Latinae institutiones (1562), Paradoxa ...
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Grammatico latino (sec. 3º d. C.), scolaro di Acrone; autore di un commento a Orazio fatto per la scuola, che ci è pervenuto. P. si preoccupa del senso, della costruzione e della poetica del testo. Molto [...] dell'opera di P. è finito nella raccolta di scolî pseudoacroniana ...
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Filologo (Groninga 1786 - Hilversum, Utrecht, 1865), prof. nell'univ. di Leida; autore di edizioni critiche di Tacito, Orazio, Virgilio. ...
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Filologo (Dresda 1894 - Monaco 1968); prof. di filologia classica all'univ. di Monaco. Ha dato una buona edizione delle opere di Orazio (2a ed., Lipsia, 1950) e ha pubblicato Römische Geisteswelt (1952), [...] oltre a varî studî su autori greci e specialmente latini (Virgilio, Orazio, Tibullo, Lucrezio), molti raccolti nel vol. Studien zur griechischen und römischen Literatur (1964). ...
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Grammatico (n. 1324 circa - m. Pisa 1406), autore di un Dictamen, di Regulae grammaticales, di un commento alla Poetica di Orazio e alle Satire di Persio; noto soprattutto come autore di uno dei primi [...] commenti completi in italiano alla Divina Commedia ...
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Poeta lituano (Lelaiciai, Šiauliai, 1765 circa - Bardžiai, Kaũnas, 1830). Impegnato presso la corte distrettuale di Raiseiniai, tradusse dal polacco e dal latino (Virgilio, Orazio) e si occupò di lessicografia. [...] Acquisì fama letteraria con il poema Mužikas Žemaičiu̧ ir Lietuvos ("Il contadino samogizio e lituano", 1886), opera considerata tra le più significative della letteratura lituana del sec. 19º, composta ...
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Filologo classico (Fenestrelle 1855 - Roma 1930); prof. a Messina e a Torino, diresse la collezione dei classici Loescher, per la quale curò buoni commenti di Orazio, Virgilio, Cicerone; autore di studî [...] su Lucrezio, Catullo e sulla metrica barbara ...
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Filologo (Zaasch, Sassonia, 1793 - Lipsia 1861), prof. nell'univ. di Lipsia (1840); la sua opera principale è l'edizione critica degli scritti platonici (1827-60) con ampie introduzioni. Curò anche edizioni [...] di Erodoto e di Orazio. ...
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Filologo classico e germanista (Zittau 1808 - Berlino 1874); prof. all'univ. di Lipsia, nel 1851 fu destituito per aver preso parte ai moti nazionali degli anni precedenti, ma nel 1853 fu chiamato a Berlino. [...] Editore di Orazio, Catullo, Tibullo, Properzio, Virgilio, pubblicò inoltre Hartmann von Aue e i più antichi Minnesänger. ...
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oraziano
agg. – Di Quinto Orazio Flacco, poeta latino (65-8 a. C.), o che è proprio, tipico di Orazio e della sua poesia: la lirica o.; lo stile o.; la metrica o.; l’ideale di vita o., quello che si ispira all’opera di Orazio e in partic....
venosino
(meno com. venusino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Venusinus]. – Di Venosa, cittadina lucana in prov. di Potenza; come sost., abitante o nativo di Venosa. Per antonomasia, il poeta v. o assol. il V., Orazio, nativo appunto di Venusia,...