pop
Ernesto Assante
La musica come fenomeno di massa
Pop è l’abbreviazione del termine inglese popular («popolare»), con cui sono state qualificate produzioni e manifestazioni artistiche di vario tipo [...] supporto d’elezione fino agli anni Ottanta – e allo sviluppo della radiofonia.
Tra jazz, musical e swing
Il trombettista Louis Armstrong, dopo avere suonato con Kid Ory e l’orchestra di Fletcher Henderson, registrò con i suoi gruppi – Hot five e Hot ...
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Bernstein, Elmer
Marta Tedeschini Lalli
Compositore statunitense, nato a New York il 4 aprile 1922. Considerato uno dei maggiori autori di musica per il cinema, ha composto oltre duecento colonne sonore, [...] , un concerto per onde Martenot e orchestra (1983), un concerto per chitarra e orchestra (1998), musica per pianoforte. B. B. la prima nomination all'Oscar; se fino ad allora il jazz era stato usato solo per commentare singole scene, qui accompagna l ...
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auditorium
Fabrizio Di Marco
Il luogo dove si ascolta musica
La parola latina auditorium (dal verbo audire "ascoltare") aveva il significato generico di "sala d'udienza"; a partire dall'Ottocento venne [...] esagonale con il palco dei musicisti e del direttore d'orchestra quasi al centro della sala. Lo studio dell'acustica , studiate per l'ascolto di musiche di generi differenti, come il jazz, il rock, la musica da camera, la musica classica. Alcuni ...
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tromba e altri ottoni
Leo Izzo
Il suono più squillante
La tromba è uno strumento musicale della famiglia degli aerofoni: il suono viene cioè prodotto facendo vibrare la colonna d’aria contenuta all’interno [...] si intende lo strumento in ottone – assai perfezionato e versatile – attualmente in uso nell’orchestra sinfonica o nei complessi jazz. Secondo l’organologia – la disciplina che studia le caratteristiche degli strumenti musicali – possiamo però ...
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Sakamoto, Ryuichi
Paolo Patrizi
Compositore giapponese, nato a Nakano (Tokio) il 17 gennaio 1952. Musicista di formazione classica, ma votato alla musica popolare, ha iniziato a comporre per il cinema [...] di tre anni e dopo le prime esperienze in piccole formazioni jazz si dedicò alla musica elettronica. Laureatosi in composizione all'Università Arti di Tokyo, nel 1978 formò la Yellow Magic Orchestra, un gruppo che si ispirava al pop elettronico dei ...
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Compositore statunitense (n. Floral Park, New York, 1932). È uno dei più acclamati e prolifici tra gli autori di musica per il cinema, ma il suo catalogo conta anche diversi concerti e brani sinfonici. [...] temi di grande immediatezza e suggestione e da un’orchestrazione brillante e imponente. Le sue partiture sono complesse e in privato anche con Mario Castelnuovo-Tedesco. È stato pianista jazz prima di iniziare, dalla metà degli anni Cinquanta, a ...
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Pianista e compositore argentino (San Martín, Buenos Aires, 1933 - Roma 2017). Musicista di formazione classica e profondo conoscitore del jazz, del tango e delle tradizioni folcloriche sudamericane, in [...] di musica per film presso l'Accademia Chigiana di Siena, svolge un'intensa attività come pianista e direttore d'orchestra, prediligendo un repertorio di autori latino-americani e di proprie opere.
Opere
Si ricordano tra le tante le colonne ...
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Compositore, pianista e direttore d'orchestra francese (Parigi 1932 - ivi 2019). Allievo di N. Boulanger, all'inizio degli anni Cinquanta intraprese una duplice carriera come jazzista e autore di colonne [...] Mulligan, M. Davis, è tra gli autori europei più eseguiti dal jazz americano. Ha composto colonne sonore per oltre centocinquanta film per il con altri musicisti e le tournée con la sua orchestra. La sua opera di compositore è celebrata in Le ...
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Musicista statunitense di jazz (Filadelfia 1927 - Malibù, California, 1991). Dopo aver suonato con J. Teagarden e con l'orchestra di S. Kenton, si affermò nella big band di W. Herman. La sonorità suadente [...] di registrazioni, si è esibito prevalentemente alla testa di proprî quartetti. Improvvisatore delicato e veemente allo stesso tempo, dotato di rara e profonda musicalità, G. può essere considerato uno dei massimi solisti espressi dal jazz moderno. ...
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Clarinettista e caporchestra statunitense (Milwaukee 1913 - Los Angeles 1987). Fino agli anni Cinquanta le sue orchestre hanno contrassegnato la storia del jazz moderno per ampiezza dell'organico. Il cosiddetto [...] che suona il blues", rappresentò una felice reazione alla commercializzazione delle orchestre di jazz bianco degli anni Trenta, incontrando fin dal 1939 il successo del pubblico più esigente e il consenso, tra gli altri, di I. Stravinskij, che ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazz-band
‹ǧä∫ bänd› locuz. ingl. (pl. jazz-bands ‹... bänd∫›), usata in ital. come s. m. o f. – Espressione con cui vengono indicati genericam. i varî complessi strumentali jazzistici, che possono andare dal trio alla grande orchestra jazz.