CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] architettonici legati all'attività di ordini monastici come i Cistercensi, e poi degli Ordini mendicanti (Wiener, 1991), dell'antico nell'arte italiana, a cura di S. Settis, I, L'uso dei classici, Torino 1984, pp. 113-167; Z. Jacoby, s.v. Nazareth, ...
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FEDERICO II, Imperatore
M. Di Berardo
F., della casata degli Hohenstaufen duchi di Svevia, nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi e morì il 13 dicembre 1250 a Fiorentino, nel territorio dell'od. comune di [...] 13° la cooperazione cistercense all'edilizia imperiale interessò numerose abbazie dell'Ordine, come mostrano biunivoche ponte per entrare in città. È da preferire, sulla scorta dei ruderi e delle descrizioni, la soluzione che prevede tra le torri ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] cotto, della chiesa di S. Giorgio, che, con i suoi cinque ordini di aperture geminate, si è ritenuto potesse preludere a quello della pieve di -1967; 1969). La derivazione cistercensedei capitelli del duomo, frutto dei rapporti con San Galgano, non ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] si scorgono tipologie distintive dei singoli Ordini ma, al di là dei diversi accenti e di . Savioli, Ardesia. Materia e cultura, Genova 1988; L. Cavallaro, I Cistercensi a Genova: una ''presenza-attiva'' intravista presso due cantieri in città nel ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] , Ferentino e la stessa Anagni (v.), dove alla lezione cistercense si richiamano a evidenza le soluzioni adottate sia nel p. nella ricerca di una definizione geometrica, chiara e ordinatadei prospetti, in particolare degli impianti a blocco edilizio ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] (Borrmann, 1897), il refettorio di L'Epau nel Maine e l'ala dei monaci dell'abbazia delle Tre Fontane a Roma (Bertelli, 1978).Il colore preferito se siano stati i Cistercensi a influenzare l'a. europea al di fuori dell'Ordine oppure se essi ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] gli annessi oratori e ospedali, le chiese e i conventi dei nuovi Ordini mendicanti (Grohmann, 1985, pp. 22-30).I Francescani due maggiori femminili, verso E le Clarisse, a O le Cistercensi. Le prime si insediarono fin dal 1218 nella zona di Monteluce ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] risega. L'abside consta di più ordini: il primo è formato da archeggiature fase dell'architettura cistercense, a tre . Carpeggiani, Gli Eremitani, ivi, pp. 217-234; R. Maschio, Santa Maria dei Servi, ivi, pp. 235-246; F. Zuliani, S. Sofia, ivi, 1975a ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] pp. 375-378).A eccezione dei Canonici regolari di s. Agostino, gli ordini religiosi ebbero una diffusione limitata a state identificate con l'insediamento di Salvatio, in mano ai Cistercensi come anche S. Sergio presso Gibelet e l'abbazia di Belmont ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] nella Sicilia occidentale l'influenza dello sperimentalismo gotico-cistercense dell'età di Federico II fu molto ridotto disposti in ordine gerarchico: dalla figura chiave di Cristo alla rappresentazione di coloro che nel corso dei tempi hanno svolto ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia che fu il primo nucleo dell’ordine...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...