MAMBELLI, Marcantonio, detto il Cinonio
Francesco Foffano
Nacque a Forlì nel 1582, entrò giovanissimo nell'ordinedeigesuiti e vi ebbe più tardi cariche e uffici didattici e amministrativi. Dimorò [...] , nel 1644. Con questo nome il M. designa gli articoli, i pronomi, gli avverbî, le preposizioni, le congiunzioni, di ognuno dei quali illustra singolarmente, con esempî tolti dai trecentisti, il valore e l'uso. L'opera continuò a stamparsi fino quasi ...
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Critico spagnolo, nato a Saragozza il 7 gennaio 1864, morto nel 1927. Entrò giovanissimo nell'ordinedeigesuiti, che in seguito lasciò per continuare la sua vita di studî e di fede nel clero secolare. [...] de la lengua castellana (Madrid 1908-1914, in 12 voll.) e con le varie edizioni di autori, specie nella collezione dei Clásicos Castellanos. Alla sua opera ricca di erudizione e fertile di idee sarebbero giovati un più rigoroso controllo critico e ...
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Poeta ungherese, nato a Németújvár (ora Güssing) il 25 marzo 1704, morto a Rohoncz (ora Rechnitz) il 17 dicembre 1779. Entrato nell'ordinedeigesuiti, fu successivamente a Graz, a Vienna, a Roma, confessore [...] in lingua magiara, a Presburgo, dappertutto insegnando e predicando: per alcuni anni diresse anche la grande tipografia che l'ordine possedeva a Tyrnan (ora Trnava). Più che alla tragedia Costantino Porfirogenito, il suo nome è legato alle liriche, ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] comunistico delle colonie deigesuiti del Paraguay. Nel 18°-19° sec. le comunità dei Rappisti, degli Shakers capitalismo’ e ‘dittatura del proletariato’ erano quindi giudicate parole d’ordine del passato. Una linea più vicina al pensiero di Marx si ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] ottenne la laurea in teologia, e il 19 marzo 1825 fu ordinato prete. Di lì a poco (11 agosto 1825) venne aggregato che va dal 1827 al 1833, gli attirarono i sospetti deigesuiti e dei loro seguaci, molto numerosi e potentissimi allora nel vecchio ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] , svolse gli studi di umanità presso il collegio fiorentino deigesuiti. Nel 1584, lo zio Francesco fece venire il nipote venne promosso in Siena, fra il 19 e il 26 settembre, agli ordini maggiori. Già un mese dopo, il 20 ottobre, ottenne la nomina ad ...
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ROBERTO BELLARMINO, santo
Franco Motta
ROBERTO BELLARMINO, santo. – Nacque a Montepulciano il 4 ottobre 1542, da Vincenzo, di famiglia patrizia di scarsi averi, e da Cinzia Cervini. Fu battezzato Roberto [...] papa Sisto V nell’estate del 1590 ne ordinò l’inclusione nell’Indice dei libri proibiti per il rifiuto dell’antica , in virtù del quale partecipò alla congregazione generale deigesuiti del 1593 e prestò servizio nella commissione incaricata della ...
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Spallanzani, Lazzaro
Biologo (Scandiano, Reggio Emilia, 1729 - Pavia 1799). Ordinato sacerdote (1762), insegnò fisica e matematica presso l’università di Reggio Emilia per poi passare a quella di Modena, [...]
Spallanzani, Lazzaro
L. Spallanzani
1729 nasce a Scandiano (RE) il 10 gennaio
1762 diventa sacerdote presso l’OrdinedeiGesuiti
1765 pubblica il Saggio che confuta la teoria della generazione spontanea
1769 insegna all’università di Pavia scienze ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Aspetti istituzionali della matematica
Gert Schubring
Aspetti istituzionali della matematica
Panorama degli sviluppi istituzionali nei secc. XVI e XVII
All'inizio dell'Età [...] addirittura assorbito dalla nuova istituzione del collegio.
Nei paesi cattolici, questo radicale mutamento fu dovuto essenzialmente all'ordinedeigesuiti che nel primo secolo di influsso della Controriforma, all'incirca dal 1550, fu di fatto l'unico ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] dell'epoca della Controriforma (1545-63) sono contrassegnati dalla proliferazione di nuovi collegi e seminari: l'Ordinedeigesuiti, fondato nel 1534 da sant'Ignazio di Loyola, diffonde capillarmente, attraverso l'azione di insegnanti, predicatori ...
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compagnia
compagnìa s. f. [der. di compagno2]. – 1. a. La condizione dell’essere compagni, lo stare insieme, in contrapposizione all’essere o allo stare solo: amare la c., star volentieri insieme con altri; desiderare la c.; cercare compagnia;...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...