Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] e le cose) o anche assiologicamente come valore assoluto; il sentimento religioso, invece, si rivolge in vari modi a D. come persona che raccoglie in sé la perfezione assoluta; e) dall’ordine e dal presupposto finalismo del mondo, che rinviano a una ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] i liberi non armati e infine gli schiavi. Popolo assai religioso, i C. erano caratterizzati da un forte spirito bellicoso, nell’esasperazione del motivo vitalistico – alla ricerca di ordine e di obiettività dell’arte mediterranea. Anzi, nelle ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] e religiosi.
Le dottrine astrologiche si distinguono in tre varietà, a seconda che prevalga lo sfondo religioso, l’a. andò permeando di sé sia la cultura comune sia gli ordinamenti universitari. Già volgarizzata nelle enciclopedie del 13° sec., l’a. ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] e dei contrasti di luce, insieme ad alcuni quadri religiosi concepiti come scene di genere (Cristo in casa di partì di nuovo per l'Italia, per fare ritorno in Spagna, su ordine del re, solo nel 1651. Il pittore doveva acquistare opere d'arte per ...
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(gr. Μεγάλη ῾Ελλάς) Denominazione attestata forse dalla seconda metà del 4° sec. a.C., e con più sicurezza dal 2° sec., per designare il complesso delle colonie greche dell’Italia meridionale peninsulare; [...] ’arte. Caratteristico della M. fu anche il movimento politico-religioso che sviluppò da un lato le codificazioni di Zaleuco e di architettura, nella quale è prevalente l’influsso dell’ordine dorico, ma s’intravedono elementi di voluta irregolarità ...
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Giorno o periodo di tempo destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere, spesso collegato al ritmo delle stagioni o al compiersi di determinati periodi di [...] , la f. è spesso anche una temporanea sospensione dell’ordine che regola la società.
L’uso di suddividere il tempo trovano il mercoledì e il venerdì, destinati a speciali pratiche religiose. Il sabato fu considerato quasi festivo in Oriente, mentre in ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] e i suoi scritti, il disgregamento della vita religiosa e della disciplina monastica, conseguenza delle lotte tra . fu eletto priore del convento, ma dopo il ritorno dell'ordine a Costanza fu destituito e, malgrado la sua assoluzione, trasferito ...
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Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi [...] fra parodie e imitazioni antifrastiche si era presto liberato da ogni influsso. La ribellione contro l'ordine familiare, politico, religioso, vi era espressa con durezza potente: la metallica perfezione delle Chercheuses de poux, degli Effarés, di ...
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dònna Nella specie umana, individuo di sesso femminile, che ha raggiunto la maturità sessuale e quindi l'età adulta. Come in altre specie animali, anche in quella umana esiste una distinzione tra i due [...] tra la sfera pubblica della politica e del culto religioso, prerogativa esclusiva dei maschi, e la sfera domestica, concluse con le rivoluzioni europee del 1848, mutò profondamente l'ordine politico, ma ben poco la condizione delle d., tanto ...
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Ecclesiastico (Napoli 1493 - Trento 1563); agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell'Ordine Egidio da Viterbo, alternò l'attività di predicatore con gli studî di [...] valsero la nomina a prof. di teologia all'univ. di Bologna (1518). Creato vicario generale dell'ordine, si accostò all'ambiente religioso strettosi intorno a J. de Valdés, senza accettarne però le tesi eterodosse, ma confermandosi sempre più nella ...
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religioso
religióso agg. [dal lat. religiosus, der. di religio -onis «religione»]. – 1. a. Della religione, che concerne la religione o una religione: sentimento, precetto, comandamento, rito r.; fede r., credo r.; assistenza r., conforto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...