Poeta, nato a Casamassella (Lecce) il 23 novembre 1890; da giovane dimorò a lungo a Parigi; a Roma, dal 1928 al '40 curò le edizioni di poesia "Al tempo della fortuna"; nel 1949 ha fondato a Lucugnano [...] Necessità dello stato poetico (ivi 1934) e Aristocrazia del cattolicesimo (Modena 1937) e che porterà C. da posizioni paniche, orfiche e antroposofiche ad una visione cristiana e cattolica della vita, la sua poesia si evolverà verso forme sempre più ...
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Termine adoperato soprattutto nell’enunciazione di un concetto fondamentale della filosofia di Platone, per cui la conoscenza vera si fonda sull’a. o ricordo delle idee conosciute dall’anima nella sua [...] che in quella futura, intenta a sciogliersi, come da ceppi, dal corpo?» (67 c-d). L’allusione è alle dottrine orfiche, incentrate sulle vicissitudini dell’anima prigioniera del corpo e sulla opposizione fra a. o reminiscenza (μνημοσύνη) e oblio (λήϑη ...
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PETELIA (Πετελία)
Felice CRISPO
Piccola città della Magna Grecia, spesso ricordata in epoca romana, sita in forte posizione sul versante orientale della Sila presso l'odierna Strongoli, dove furono trovate [...] Landesk., II, Berlino 1902, p. 935; A.W. Byvanck, De Magnae Graeciae hist. antiquiss., L'Aia 1912, p. 115; D. Comparetti, Laminette orfiche, Firenze, p. 31; B. V. Head, Hist. num., 2ª ed., Oxford 1911, p. 107; E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, I ...
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PROFESSIONE di fede
Agostino TESTO
Nicola TURCHI
Storia delle religioni. - È la dichiarazione solenne delle proprie credenze religiose, per dimostrarne la conformità a un corpo di dottrine, specie [...] una professione di fede; si può tuttavia ravvicinare a questa la formula che si trova con tanta insistenza nelle laminette orfiche: "la mia stirpe è celeste", che l'anima deve pronunziare dinnanzi ai guardiani che stanno a custodia della fonte che ...
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SABAZIO (Σαβάζυις, Sabazius)
A. Gallina
Divinità originaria della Tracia o della Frigia, il nome della quale è tramandato dagli autori greci e latini anche in forme diverse: Σαβάδιος, Σάβος, Sabadius, [...] occidentali e danubiane (scarse, invece, le testimonianze africane).
La comune natura orgiastica del culto e le forti influenze orfiche che si rilevano nei misteri di S., facilitano in ambiente greco l'assimilazione di S. a Dioniso; sono peraltro ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] eterne che soffrono Tizio, Tantalo e Sisifo (Od., XI, 566-632) è un'interpolazione che manifesta l'influsso delle dottrine orfiche.
L'orfismo si sviluppa nel sec. VII a. C., epoca di doloroso travaglio sociale per la Grecia, travaglio da cui promette ...
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Nome degli eroi che, imbarcati sulla nave Argo, parteciparono al seguito di Giasone al viaggio dalla Grecia alla Colchide, sulle estreme rive del Mar Nero, per la conquista del vello d’oro. Giasone fu [...] ne trattarono i poeti ellenistici (per es. Teocrito negli Idilli 13 e 22), poi gli storici e i mitografi fino alle tarde Argonautiche orfiche. Tra gli scrittori latini il mito è trattato specialmente nelle Argonautiche, in 8 libri, di Valerio Flacco. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pitagora e i pitagorici
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il filone di pensiero che fa capo a Pitagora rappresenta [...] e del mondo italico, caratterizzato da fermenti di religiosità che si manifestano anche, per esempio, nella diffusione di credenze orfiche. A Crotone Pitagora raccoglie intorno a sé una comunità di discepoli che per un verso prefigura i caratteri di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I culti misterici
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I culti misterici sono praticati in onore di alcune specifiche divinità, [...] di viaggio" e si presenta come "un’opera sacra alla Memoria" (I A 1, ed. G. Pugliese Carratelli, Le lamine d’oro orfiche, 2001), cioè un "aiuto mnemonico" per il defunto: in particolare, esse gli raccomandano di evitare l’acqua del Lete, che dà l ...
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DERVENI
P. Themelis
G. Calcani
Località della Macedonia, c.a 10 km a SO di Salonicco. Nel 1962, durante i lavori per la costruzione della strada Salonicco-Lankadà, venne fortuitamente scoperto a D. [...] anche per il rotulo dalla pira della tomba A, indipendentemente dal fatto che il defunto fosse o no un seguace della dottrina orfica. La tematica dei vasi apuli di uso funerario è frequentemente in rapporto con Orfeo, il cui culto fiorì a Taranto nel ...
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orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...