Pittore, nato a Parigi il 23 aprile 1822, morto ivi il 2 gennaio 1882. Entrò a 17 anni nello studio di L. Cogniet e nel 1844 espose per la prima volta al Salon. Nel 1849 partì per la Spagna; nel 1853 fece [...] di Th. de Banville, ora al museo di Versailles. Quest'artista, troppo poco conosciuto, merita un posto importante fra gli orientalisti del secolo scorso. La sua pittura è robusta, dal tocco largo, franco, espressivo; il colore smagliante è posato in ...
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. Dall'arabo turgiumān (pronunciato volgarmente targiumān) "interprete", derivato a sua volta dal babilonese targumānu derivò il vocabolo dragomanno (variante "turcimanno"; fr. drogman e trucheman, truchement), [...] fondarono a Parigi e a Costantinopoli scuole di jeunes de langue. Dalla categoria degli interpreti uscirono parecchì famosi orientalisti.
Bibl.: Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, racc. a cura di A. Albéri, s. 3ª, specialmente vol. II ...
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Orientalista francese, cui si deve la prima traduzione europea dei testi canonici dello Zoroastrismo. Nacque a Parigi il 7 dicembre 1731 e morì ivi il 17 gennaio 1805. L'A. aveva già una certa dimestichezza [...] istoire des Perses. Traduit en François sur l'original Zend. La pubblicazione dell'opera mise a rumore il mondo degli orientalisti e dall'Inghilterra si levarono voci, fra cui quella di William Jones (Works, X, Londra 1807, p. 483), che misero ...
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PIZZI, Italo
Carmela Mastrangelo
PIZZI, Italo. – Secondogenito di numerosa famiglia di nobiltà decaduta, nacque a Parma il 30 novembre 1849 da Agostino, disegnatore per opere d’architettura, e Maria [...] settembre 1878 (La radice zenda «karet» nei nomi di coltelli in Asia e in Europa, in Atti del IV Congresso internazionale degli orientalisti, Firenze 1880-81, II, pp. 61-63).
Il 15 ottobre 1878, a Fornovo di Taro, Pizzi si unì in matrimonio con la ...
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NALLINO, Carlo Alfonso
Leonardo Capezzone
– Nacque a Torino il 16 febbraio 1872 da Giovanni, professore di chimica, e dalla lombarda Giovanna Montini.
Il periodo della formazione liceale e universitaria [...] , Roma 1997, pp. 112-120; E. Galoppini, Il fascismo e l’Islam, Parma 2001, passim; B. Soravia, Ascesa e declino dell’orientalismo scientifico italiano, in Il mondo visto dall’Italia. Atti del Convegno …SISSCo, Milano 2004, pp. 270-286; F. Cresti, Il ...
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Orientalista e scrittore italiano di madre inglese (Firenze 1912 - ivi 2004), figlio di Antonio e padre di Dacia. Viaggiatore e fotografo, la sua prima spedizione in Tibet, al seguito di G. Tucci, è del [...] autobiografico Case, amori, universi.
Vita
Attratto dalle culture orientali, allievo di Giuseppe Tucci, fu attento viaggiatore e note, che sono rimaste nel tempo, si ricordano gli scritti orientalisti: Segreto Tibet (1951, trad. in 12 lingue, ed. ...
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ŪRMIA (Ūrmiyah)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Nome antico dell'odierna città persiana di Riẓāyyeh (v.).
Il dialetto di Urmia. - Il dialetto neoaramaico di Ūrmia, usato dai cristiani nestoriani, della regione [...] ad alcune varietà parlate a S. e a N. del lago suddetto, rappresenta uno stadio molto progredito dell'aramaico orientale; l'influsso di lingue allogene, soprattutto del curdo e del turco, ha profondamente modificato il tipo aramaico originario, sia ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...]
Fonti e Bibl.: G. Levi Della Vida, Note autobiografiche (datt., Roma 1958); F. Gabrieli, G. L.D., necr. in Riv. degli studi orientali, XLII (1967), pp. 281-295; S. Moscati, Ricordo di G. L.D., in Oriens antiquus, VII (1968), pp. 281-295; M. Nallino ...
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Nato a Venezia da nobile famiglia (sua madre era una Cornaro) nel 1652, partecipò giovanissimo, come governatore di una galea, alla guerra di Candia. Nel 1671 accompagnò lo zio Marco, che si recava ad [...] del Kermānshāh: per questa regione il B. è il primo, fra gli occidentali, a darci precisi ragguagli, di cui gli studî del De Sacy e dei moderni orientalisti hanno confermato l'esattezza.
Bibl.: I. Morelli, Operette, Venezia 1820, II, 85-123. ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] Ibn al-Athīr (secoli XII-XIII d. C.) che la compendiò, integrò e continuò sino al 1225. La sua pubblicazione, a cura di orientalisti europei (M. J. de Goeje, I. Guidi e altri, Leida 1879-1901, voll. 15), aprì una nuova fase nella conoscenza dei primi ...
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orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...
orientalismo
s. m. [der. di orientale]. – 1. Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente. Più in partic., nelle arti figurative e nell’architettura,...