proskỳnesis Termine greco che indica l’atto e l’usanza di adorare mediante la prostrazione davanti alla sovranità e al sovrano. Era usanza diffusa nelle antiche corti orientali, dove il monarca si riteneva [...] di origine divina; Alessandro Magno cercò d’introdurla nella propria corte, trovando però forti resistenze.
Nella civiltà rappresentazione della p. è comune nel mondo bizantino, dove era parte del cerimoniale imperiale, ed entra nell’iconografia ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] romanica tutta, un'eccezione che ne chiarisce l'origine, appena echeggiata con modi nostrani nella pittoresca chiesa del Santo a Padova, ove le cupole appaiono come un mondo inconsueto, non collegato armonicamente alla massiccia struttura dell ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] 'infuori di quelle di Roma, erano le più belle di tutto il mondo. Non rimangono di esse che una sala ottagonale, ridotta a fortezza nel 'anno. Parecchie ville toscane dei primi del Quattrocento rivelano la loro origine di castello, di cui s'intuisce ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] , nel mondo cristiano-bizantino, e si ricavano dal Liber Pontificalis dove si ricordano vetri colorati di finestre del tempo di metallo e liste di piombo, pongono l'origine della vetrata medievale alla fine del sec. X. Con il progredire della tecnica ...
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Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] afferma di aver troppo tardi riconosciuto le originidel tramonto della cultura occidentale in una trasformazione appoggiare qualsiasi ordine sociale capace di diminuire la sofferenza nel mondo e di dare spazio a un'élite culturale degli scienziati ...
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HARTUNG, Hans
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore di origine tedesca naturalizzato francese, nato a Lipsia il 21 settembre 1904. Dal 1914 al 1923 compì gli studî classici nel liceo di Dresda, praticando [...] esposto a Parigi al Salon des Réalités Nouvelles (1946), a varie edizioni del Salon de mai (dal 1946) e soprattutto alla galleria Lydia Conti ( tema: quello della significazione di un interiore mondo drammatico, attraverso la violenza dei segni che ...
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Kossoff, Leon
Alexandra Andresen
Pittore inglese di origine russa, nato a Londra il 7 dicembre 1926. Ha frequentato a Londra la St. Martin's School of Art (1949-53), dove ha poi insegnato (1966-69), [...] underground station, 1976, Leicester, Leicester Museum and Art Gallery). Il mondo che emerge da queste opere è permeato di una diffusa tristezza, di ridotte e chiare gamme cromatiche al limite del monocromo (Between Kilburn and Willesden Green, ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] da Bisanzio e spinte a rinforzare i legami con il mondo occidentale, anzitutto con l'impero germanico. Tutto ciò è , Belbello da Pavia, Roma 1984; G. Cavallo, Per l'origine e la data del cod. Matrit. 413 delle Leges Langobardorum, in Studi di storia ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] a Malqata, sulla riva sinistra tradizionalmente destinata al mondo funerario. Poco lontano, quasi nascosta in una valle un complesso architettonico che trova la sua origine in un porticato sulla riva del Nilo, legato da un corridoio monumentale ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] del titolo costantinano in Occidente.
Pisanello era da sempre attento al mondo bizantino, e quello ferrarese dell’agosto del stata identificata con quella di Costantino, in origine situata al centro del Foro costruito dallo stesso imperatore e simbolo ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...