Musicista italiano (Empoli 1866 - Berlino 1924); figlio del clarinettista Ferdinando B. e della pianista Anna Weiss, a 9 anni esordì come pianista a Vienna. Continuò poi a studiare pur presentandosi di [...] pianoforte; nel 1910-11 in America, nel 1913 direttore del liceo musicale di Bologna. Allo scoppio della prima guerra mondiale quindi si volgeva, quando il mondo era preso o dall'"arte integrale" d'origine wagneriana o dall'impressionismo francese, ...
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Pittore italiano (Roma 1900 - ivi 1972). Iniziò a dipingere sotto la guida di F. Carena. Fu più volte a Parigi (1927, 1933), dove il suo nome fu legato dalla critica alla scuola romana e alla pittura tonale, [...] dall'immediato dopoguerra. Nel 1951 C. partecipò alla fondazione del gruppo romano Origine e nel 1952 aderì al Gruppo Spaziale milanese. Abbandonato ogni riferimento al mondo oggettivo, concepì uno spazio coscientemente strutturato da un segno dalla ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] illustrò il suo ideale linguistico. Vi trattò dell'originedel linguaggio, dalla creazione di Adamo alla distruzione della folla di personaggi, mitici o storici, dell'antichità o delmondo moderno, anima il poema dantesco. A partire da Virgilio ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] conoscitivo. Il giudizio individuale porta alla "percezione delmondo" ed è quindi al tempo stesso anche C., in Altri esercizi, Torino 1972, pp. 31-75; M. Corsi, Le originidel pensiero di B. C., II, Napoli 1974; D. Faucci, La filosofia politica di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] da parte di Romolo – è all’origine della distinzione fra nobili e plebei che differenzia del Settecento.
A conferma della «sostanziale ‘politicità’» del pensiero di Vico, la riflessione sul regime feudale trae alimento «dall’esperienza delmondo ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] le quali tutto procedeva come nel migliore dei mondi possibili; l'análogia permetteva di trasportare ad esse origine e la sua ragion d'essere e può avere la sua giustificazione e la prova del proprio valore nella storia della scienza".
Le aperture del ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] squisitamente umanistico e la gara rievoca concorsi analoghi diffusi nel mondo latino e soprattutto greco (Bertolini 2003). È evidente dunque biunivocità tra il sistema fonetico del volgare e il sistema grafico di origine latina che si stava ...
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Tommaso d'Aquino, san
Anna Lisa Schino
Il dottore angelico della Chiesa cattolica
Filosofo e teologo tra i più eminenti, il suo sistema filosofico rappresenta una forma di rinnovamento e di trasformazione [...] la sfera delle stelle fisse), arriveremo a un primo motore immobile all’origine di tutto, che è Dio. La seconda via risale in senso e quest’ordine rinvia a un principio creatore e ordinatore delmondo, che è Dio.
Le cinque vie mostrerebbero dunque l’ ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] compila una silloge di testi profetici sulla fine delmondo. Nel maggio si aduna a Catanzaro il capitolo De Mattei, La politica di C., Roma 1927; Id., Contenuto ed origini dell'idea universalista nel Seicento, in Rivista internaz. di filos. d. ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] che elegge il grido, "elevazione della voce istintiva", ad originedel canto. Allorché il fiato non regge, come assai spesso di ricchissime esperienze e una spinta a concentrarsi sul proprio mondo, il suo più che quello di Barbara, dimenticando ogni ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...