Con cliché si intende, genericamente, un’espressione fissa divenuta banale a forza di essere ripetuta. Quest’accezione risalirebbe ai fratelli Goncourt che per primi, del termine comparso agli inizi del [...] empirico, ad es. nell’analisi del discorso politico (GRAAT 1997) e da cui le espressioni hanno tratto origine. E se la figura ha perso 9) felici come una Pasqua
(10) vecchie come il mondo
Sul piano sintagmatico, inoltre, il cliché può sia essere ...
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L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] [e contrario]») e la collega al problema dell’origine delle parole (etimologia), portando l’esempio di bellum nelle sue ultime composizioni:
(6) … Abbiamo
fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo
(Quaderno di quattro anni, 1977, Anepigrafe, v. ...
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Lo scioglilingua è un gioco verbale (➔ giochi di parole) in cui si è richiesti di ripetere una o più volte, il più velocemente possibile, una frase solitamente nonsense che presenta diverse difficoltà [...] origine è però sicuramente popolare, visto che esso è presente nelle tradizioni dialettali di tutta Italia e in quelle linguistiche di tutto il mondo chi sbaglia, essendo il tabu del nonsenso meno marcato del tabu dell’oscenità. Per la Francia ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] il più bel fiore
(“Il passero solitario”, vv. 15-16)
(8) Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e più di lor non si ragiona
(“La sera del dì di festa”, vv. 38-39)
(9) allor che all’opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] ). Già Canello, però, metteva in guardia da rigide contrapposizioni tra voci di origine dotta e voci di origine popolare, per gli interscambi tra il mondo dei colti e quello del popolo: in effetti anche i latinismi sono stati almeno in parte adattati ...
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Si hanno almeno quattro significati del termine eteronimo in linguistica (altre accezioni sono relative ad altri ambiti):
(a) Negli studi sulla traduzione, l’eteronimia è una particolare relazione di sinonimia [...] accolta in questa categoria anche la coppia frate / suora, riflesso del sistema simbolico di relazioni all’interno della Chiesa. «Non è marcare una presa di distanza dal mondo evocato dal loro nome d’origine o per lanciare sottili allusioni: Curzio ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] probabili origini nella tradizione orale del Purimspil, una sorta di rappresentazione carnevalesca. Secondo una delle prospettive di studio più accreditate lo y. rappresenterebbe il simbolo della volontà degli Ebrei di dividersi dal circostante mondo ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] l’errore di fatto (fino a prova del contrario), salvo per le l. inabilitanti qualunque sia la sua natura e la sua origine, ha validità generale riceve il nome di al pensiero greco l’idea che il mondo naturale, in analogia con quello umano, sia ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...]
Le origini
Nel dibattito sul problema delle origini dei popoli di lingua semitica, che fu posto dopo la metà del 19° al frazionamento dell’Arabia: l’Impero islamico unifica il mondo di lingua semitica, dalla Mesopotamia all’Africa settentrionale ( ...
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(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] (inizi del 3° sec.). A partire dal 238, approfittando della crisi politico-militare che sconvolgeva il mondo romano, perciò Gotico, e da Aureliano (270-275), che li batté a nord del Danubio, inaugurando un secolo di pace fra Romani e Goti. Più tardi, ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...