Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] questo concetto d’origine cristiana della r. si è svolto quello della r. in generale.
L’origine storica del concetto ha per contatto con il mondo islamico non produce, in Europa, alcun orientamento nuovo (interpretazione allegorica del Corano).
Età ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] il fatto che il genere gode di grande vitalità in tutto il mondo e che sono molti i giovani che decidono di confrontarsi con questo del protagonista del dramma. "La commozione moderna, quando per puro caso si produce, risulta sempre di origine ...
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Industria
Claudio Sardoni
Andrea Saba
Giuseppe Torre
Mario Colacito
(XIX, p. 152; App. II, ii, p. 28; III, i, p. 866; IV, ii, p. 177; V, ii, p. 664)
Parte introduttiva
di Claudio Sardoni
Alla fine [...] flessibilità
Se si escludono gli USA, i maggiori paesi industrializzati delmondo (nell'ordine, la Germania, il Giappone, la Francia, alla singola impresa e per altri aspetti ha invece origine esogena.
In termini di politica industriale sono state ...
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Musica
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi [...] .
È a Kool Dj Herc (n. 1955), dj di origini giamaicane influenzato dal toasting (un modo di recitare parole su una del break ritmico di Good times degli Chic, segnò la nascita del rap a livello commerciale e la presa di coscienza da parte delmondo ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro [...] nel mondo e per il mondo.
Ogni variazione delle vesti del corpo rinvia infatti a una variazione delmondo: quando Come centro di riferimento di tutte le varianti, il corpo è l'origine di tutte le simmetrie, e siccome, come notava B. Pascal, " ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] ogni forma di intertestualità, dal linguaggio del rock a quello dei fumetti o delmondodel calcio. Ne sono un esempio Perros e futuro si sono sempre fusi nella spiritualità portoghese dando origine a movimenti sorti nel nome della saudade, che è ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] L'attenzione rivolta a tali paradigmi, peraltro non tutti di origine recente, è anche da porsi in relazione a sviluppi della tecnologia immagini realistiche (rappresentazioni di scene o aspetti delmondo sensibile). Le immagini possono esse fisse o ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] suo gruppo o forma, dei limiti, al pari di altri fenomeni delmondo fisico; lo studio dei limiti dei fenomeni biologici e umani è Un secondo periodo si apre poi con la comparsa della On the origin of species di C. Darwin (1859) e con l'importanza ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] cibernetica fu N. Schöffer (1912-1992), artista di origine ungherese poi stabilitosi in Francia, che nelle sue monumentali sue relazioni con i meccanismi di mutazione e accrescimento propri delmondo vegetale; P. Calzolari (n. 1941), che ha indagato ...
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(I, p. 955; App. II, i, p. 95; III, i, p. 49; IV, i, p. 62; V, i, p. 82)
I temi e i problemi che ruotano attorno all'a. hanno ricevuto un'ampia esposizione alla voce agricoltura del vol. I dell'Enciclopedia [...] e cultura delmondo rurale da trasmettere alle generazioni future". Ne risulta così il profilo funzionale assai variegato dell'a., al quale si lega la recente normativa comunitaria rivolta a tutelare le denominazioni di origine e le attestazioni ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...