DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] del D. al sindacalismo rivoluzionario manterrà sempre del resto questo impasto di autonomismo pugliese, nel segno di una comune origine le mani tese ... aveva bisogno del Di Vittorio, della sua ascendenza sul mondo operaio, per evitare che la protesta ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] la Legione utilizzando una partita di stoffa destinata in origine ai lavoranti dei mattatoi -, un'esperienza impareggiabile in fatto fondate: certo è che segno della ricchezza del suo mondo morale e della fecondità del suo paradigma è il fatto che a ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] rivolta all’opera di un unico complotto, le cui origini risalivano addirittura al 1862, che si basava su una utilizzati solo per biasimare il mondo al di sotto di Napoli. Allo stesso tempo, la differenza del Meridione divenne emblematica dei mali ...
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FEDERICO d'Aragona, re di Napoli
Gino Benzoni
Terzo dei sei figli - quattro maschi e due femmine - dell'allora duca di Calabria Ferdinando, o Ferrante, e della sua prima moglie Isabella Chiaramonte, [...] infelice principe e re che fosse mai stato al mondo". Un primato di sventura che s'intreccia colla .; G. Russo, La città di Napoli dalle origini..., Napoli 1960, ad vocem; G. Solimene, F. d'A. e Isabella Del Balzo, in Arch. stor. per la Calabria ...
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Acqua
André Guillerme
L'acqua e il sacro
Elemento fondamentale della vita, l'acqua contribuisce direttamente all'elaborazione dei sistemi sociali, come hanno dimostrato, per esempio, sia Marx, evidenziando [...] mentre il mulino conquisterà il mondo rurale.
I 'mestieri del fiume'. - Fin dall'inizio del XII secolo i mestieri che Canada.Quanto ai rischi di inquinamento idrico di origine nucleare, ampiamente evidenziati dall'esplosione della centrale di ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] Napoli 1983, pp. 253-322; G. Cianferotti, Giuristi e mondo accademico di fronte all'impresa di Tripoli, Milano 1984, ad , Roma-Bari 1995, ad indicem; S. Rogari, Alle originidel trasformismo. Partiti e sistema politico nell'Italia liberale 1861-1914, ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] 257, 259 s., 263, 265 s.; L. Simeoni, Le originidel conflitto veneto fiorentino scaligero..., in Mem. della R. Accad. delle , pp. 30-33, 36 s.; R. Manselli, C. e il mondo ghibellinonell'Italia settentr. alla venuta di Arrigo VII, ibid., pp. 39 s ...
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Innocenzo VIII
Marco Pellegrini
Giovan Battista Cibo nacque a Genova nel 1432 da Aronne - o Arano - e da Teodorina de' Mari.
La famiglia, imparentata con i Doria, apparteneva al patriziato genovese [...] e Lorenzo, che, sposando Ricciarda Malaspina, diede origine al ramo marchionale dei Cibo-Malaspina, signori di Massa inaugurata da Sisto IV, aprendo definitivamente il mondo curiale alle speculazioni del grande capitale finanziario attivo in Corte di ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] del 1926 fu costretto, dopo la morte del padre, ad abbandonare Roma, egli si lasciava alle spalle un mondo siffatte analisi ha origine la sempre più aspra critica dell'A. al corporativismo delle rivendicazioni salariali del sindacato, cui imputava ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] (Epistolae, p. 399, 7-8): non una fuga dal mondo, bensì la soluzione con cui (come era accaduto anche in altri nonché il riferimento alle arti del trivio, rimandano a un ambiente universitario come luogo di origine di questa versione della leggenda ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...