Poeta e romanziere danese (Thisted, Jütland, 1847 - ivi 1885). Scrittore tra i più significativi della letteratura scandinava, dopo un esordio poetico con il raffinato ciclo dei Gurresange ("Canti di Castel [...] 'esteta lo spinse sempre verso l'arte, malgrado i pur vivi interessi scientifici (nel 1872 tradusse l'Originedelle specie e nel 1875 l'Originedell'uomo di Darwin). Dopo il romanzo storico Maria Grubbe (1876; trad. it. 1929), nato dalla sua adesione ...
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Ominide facente parte della famiglia Australopithecinae. Il primo ritrovamento di A., avvenuto in Africa nel 1924 (➔ Taung) ha confermato l’ipotesi che il continente fosse il luogo di originedell’uomo. [...] Cronologicamente, anche se le diverse specie sono vissute in vari periodi, A. come genere si estende dall’ultima parte del Pliocene fino al Pleistocene inferiore ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] o mimiche) l’esecuzione di altre attività proprie dell’uomo. Si aggiunga che le realizzazioni fonico-acustiche sono è, infine, responsabile della balbuzie, di origine organica per imperfetta organizzazione delle strutture nervose, o funzionale ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] riguarda l'evoluzione culturale. L'ipotesi di Darwin dell'origine africana dell'uomo ha trovato, dopo la scoperta dell'Australopithecus, ulteriori conferme (per il problema dell'originedell'uomo, v. paleoantropologia, in questa App.). Molto più ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] , mentre il successivo caratterizzato dall'indirizzo morfologico comparativo avente a primitiva base le teorie darwiniane ed haeckeliane sull'originedell'uomo, invade anche il secolo presente giungendo sino ai dì nostri.
Il periodo vero e proprio ...
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Famiglia di scimmie catarrine (Simiidae, Bonaparte 1838 e 1850), con due sottofamiglie: gli Oranghi (Simiidae, Pocock 1925, col genere Simia, Linneo 1758) e gli Scimpanzè (Anthropopithecinae, Pocock 1925, [...] estesa a tutti gli Antropomorfi fossili è: G. L. Sera, La testimonianza dei fossili di antropomorfi per la questione dell'originedell'Uomo, in Atti Soc. ital. Sc. Nat., LVI (1917); ivi si troverà la bibliografia completa sino al 1917. Per le ...
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(III, p. 601).
Anatomia degli antropomorfi viventi.
La struttura anatomica degli antropomorfi è divenuta negli ultimi tempi un argomento di studio quasi completamente antropologico. La sua conoscenza è [...] sempre crescendo di numero e d'importanza, e quindi per penetrare alquanto le questioni più importanti intorno all'originedell'Uomo.
Ma la moderna ricerca anatomica, non più costretta a un punto di vista strettamente filogenetico, non trascura l ...
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. Per americanistica s'intende quel complesso di studî e di ricerche che hanno per scopo la conoscenza scientifica dell'America e dei suoi abitanti, con speciale riguardo alla civiltà dell'epoca precolombiana. [...] , giornalmente, si può dire, vanno affacciandosi allo studioso.
Ai quesiti dell'originedell'uomo americano, delle sue affinità di razza, della sua antichità, della data della sua apparizione, che interessano l'antropologo, il paletnologo e lo ...
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Questa parola, che significa appunto l'originedell'uomo sulla terra, serve a designare quei miti o quella parte della teologia, che presso varî popoli e in tutte le religioni si propongono appunto di [...] (o mediante l'"uovo cosmico") anche l'originedell'umanità è spiegata naturalmente allo stesso modo. Ma il fatto più importante e misterioso, la vita, è attribuito generalmente all'intervento di un dio, che forma l'uomo da una materia amorfa, e, a ...
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SCHWALBE, Gustav Albert
Gioacchino Sera
Anatomico, antropologo, nato a Quedlinburg il 1° agosto 1844, morto a Strasburgo il 23 aprile 1916. Laureatosi a Berlino nel 1866, lavorò per qualche tempo a [...] , mediante il lavoro del 1889 sull'origine embriologica dell'orecchio esterno, al quale seguirono molti altri sulla forma dell'orecchio, che per la prima volta lo portarono in contatto coi problemi dell'originedell'uomo (1890-97). In questo stesso ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...