Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] ’essere (eone) celeste dalla cui caduta ha avuto origine la materia ha lasciato qualcosa di sé nell’uomo; e al processo di decadenza si contrappone quello della reintegrazione, per opera dell’essere celeste rivelatore, il quale nei sistemi gnostici a ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] caratterizzare tanto la divinità, quanto ciò che è proprio dell’uomo, separato dalla materialità del corpo. Ma se in ». Di s. come facoltà delle idee, legate strettamente a un’origine sensibile, e anche come complesso delle idee tratta C.-A. Helvétius ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] per il benessere dell’uomo, per il rispetto della sua dignità e per il libero sviluppo delle sue capacità. Il a una tutela più forte della libertà di religione. La laicità dello Stato, infatti, trae origine dai processi di secolarizzazione e ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] b. si riferisce non tanto alle esigenze dell’origine, quanto a quelle della vita sociale già costituita, finalizzata al ‘ Heidegger che pone l’accento sulla condizione di dipendenza dell’uomo nel mondo, caratterizzata da quella «cura» o « ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] non sia stata voluta e prodotta da Dio. Ma non per questo l’uomo può accusare Dio di severità o di crudeltà: il dolore e il m. m. e la colpa risale all’inizio della storia dell’umanità, al peccato delleorigini, che ha lacerato l’ordine cosmico e ...
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Antropologia
In antropologia culturale, la prospettiva più importante per lo studio delle società e delle culture umane prima che si diffondesse nel corso del Novecento il paradigma funzionalista e il [...] ambito di interesse degli evoluzionisti unilineari fu l’origine e lo sviluppo delle idee religiose. Al riguardo, E. Tylor ) – secondo cui la cultura è un’appendice della natura animale dell’uomo – ha avuto poco seguito, più promettente si presenta ...
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Filosofo politico statunitense di origine tedesca (Colonia 1901 - Palo Alto 1985). Prof. nell'univ. di Vienna (1936-38), in seguito all'Anschluss emigrò negli USA, dove insegnò alla Harvard University, [...] Stanford University. L'opera di V. è volta a recuperare il senso di "apertura" alla trascendenza da parte dell'uomo, senso che, vivido nella tradizione greca e in quella cristiana, si sarebbe perduto nel pensiero politico moderno e contemporaneo ...
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I pensatori del primo periodo della filosofia greca, antecedente all’età socratico-platonica. Il termine si è imposto nell’uso soprattutto per effetto dell’opera di H. Diels, che intitolò la silloge delle [...] riflessione antica, che pone in primo luogo il problema della natura, cercando di spiegare l’origine e l’essenza delle cose, mentre nella fase socratica è il problema dell’uomo che viene in primo piano (e da questo punto di vista si spiega come la ...
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Pubblicista e studioso di filosofia (Parigi 1852 - Barbizon 1922). S'interessò di problemi politici e sociali e contribuì alla fondazione della Lega dei diritti dell'uomo; fu prof. di filosofia all'univ. [...] studiato, sotto l'influsso di J.-G. Ravaisson, il problema della creazione artistica, nella sua tesi di dottorato (Essai sur le Eugène Carrière, 1901; Watteau, 1902; Alfred Dehodencq, 1910; L'origine et les destinées de l'art, post., 1927) e di storia ...
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In filosofia, tendenza a ricondurre alla psicologia, e quindi all’attività psichica soggettiva dell’uomo, la teoria della conoscenza, i concetti matematici, l’etica, l’estetica e le stesse dottrine politiche. [...] nell’indagine sull’attività psichica.
In quanto dottrina secondo cui i concetti fondamentali della matematica e della logica sarebbero esplicabili nei termini della loro origine psicologica, lo p. è presente in J.S. Mill, F. Brentano e, limitatamente ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...