Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] di CMV - citomegalovirus - il promotore di SV-40 - Simian Virus-40 - o il promotore della regione LTR - Long Terminal Repeat - degli onco-Retrovirus), oppure di origine cellulare (ad esempio promotori del gene di β-actina, del fattore EF1-α di ...
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Pesticidi
Sergio Bettini e Angelo Sampaolo
di Sergio Bettini, Angelo Sampaolo
Pesticidi
sommario: 1. Introduzione. 2. Storia. 3. Principali categorie di pesticidi. a) Composti inorganici. b) Derivati [...] normale, a livello gangliare, dava origine a un prolungamento dell'attività elettrica postsinaptica. Queste ricerche Anche la lotta condotta con successo contro la mosca domestica e altre specie d'insetti molesti, non sempre vettori di malattie, si è ...
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Intuizionismo
AArend Heyting
di Arend Heyting
Intuizionismo
sommario: 1. Concetti fondamentali. 2. Aritmetica elementare. 3. Il principio del terzo escluso. 4. I numeri reali. 5. Ineguaglianza e separazione [...] è una stretta analogia fra la teoria intuizionista dellespecie ben ordinate e la teoria classica degli ordinali obiettò che ogni nozione matematica deve avere la sua origine in qualche costruzione matematica che possa effettivamente venire eseguita; ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] notevole del clero nel resistere a Napoleone, e in specie nel far noti, malgrado ogni divieto, i decreti papali storiografici del B. cfr. M. Pavan, C. B. e la questione delleorigini italiche, in Rass. Stor. del Risorgimento, XLIII (1961), pp. 59- ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] (Bertelli, 1960, 251). Aveva dimostrato che all’originedella nobiltà europea e italiana stavano i barbari germani e non rapporto tra religiosità popolare e ortodossa affrontò ora sub specie religionis il problema politico del rapporto tra le élites ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] loro labilità contraddice il principio della fissità dellespecie.Infine, per complicare ulteriormente le nostre idee di un tempo, i virus possono introdursi nelle cellule viventi e indurne la trasformazione, dando così origine nell'organismo umano a ...
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Tribologia
JJacqueline Krim
di Jacqueline Krim
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. La tribologia prima degli anni settanta del XX secolo. ▭ 3. La tribologia degli ultimi decenni. ▭ 4. Strumenti sperimentali [...] hanno avuto successo. Si sa molto poco sull'originedell'attrito su scala microscopica, perché esso si realizza di substrato, anche quando la cella atomica contiene più di una specie. Spiegare tale fenomeno in termini di dissipazione di energia tra ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] una disputa che assunse toni assai aspri e fu all'originedella rottura tra il F. e Spallanzani.
L'accelerazione Parigi era al centro del dibattito scientifico, quello della variabilità dellespecie. A tale riguardo assunse una posizione vicina a ...
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VILLARI, Pasquale
Mauro Moretti
– Nacque a Napoli il 3 ottobre 1827 da Matteo e da Luisa Ruggiero, secondo di sei figli.
Il padre, avvocato, scomparve durante l’epidemia di colera del 1837. Di buona [...] specie nella sua ultima fase, fu alimentato anche dalla crescente attenzione per la storia delledella conquista, dello scontro e sovrapposizione di popoli, lingue, civiltà diverse all’originedelle nazioni moderne era ben radicato nell’Europa dell ...
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La corteccia cerebrale è considerata la struttura più evoluta e complessa tra tutti i sistemi viventi: si stima che nell’uomo la superficie corticale sia ca. 2.600 cm2, i neuroni ca. 30 miliardi, le sinapsi [...] la miglior adattabilità della nostra specie all’ambiente e rappresentano la base della cultura dell’uomo. Qui vengono fisiologico primario.
Efferenze corticali. I neuroni d’originedelle proiezioni efferenti dalla c. c. sono quasi esclusivamente ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...