CANESTRINI, Giovanni
Baccio Baccetti
Nacque da Giuseppe e da Silvia De Carneri a Revò (Trento) il 26 dicembre del 1835. Studiò dapprima a Gorizia e a Merano, successivamente frequentò l'università a [...]
Tra le opere principali ricordiamo: in collaborazione con L. Salimbeni: Carlo Darwin. Sull'originedellespecie per elezione naturale, prima traduzione col consenso dell'autore, Modena 1865; Oggetti trovati nelle terremare del Modenese, in Arch. per ...
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ZOOLOGIA
Roberto Argàno
(XXXV, p. 1003)
La z. è la scienza che si occupa della dinamica della diversità animale. Gli animali sono organismi pluricellulari eterotrofi (che traggono quindi l'energia necessaria [...] diversità del popolamento animale mettendo in evidenza le peculiarità esclusive di quella regione (specie endemiche), gli effetti delle modificazioni ecologiche (di origine naturale o antropica) e costituisce la base per gli eventuali interventi di ...
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UOMO, Originedell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. [...] di altri caratteri umani, da caratteri di Scimmie. C. Darwin nel suo libro famoso, del 1859, sul]'originedellespecie, non si occupò espressamente dell'Uomo. Lo fece soltanto nel 1871, con l'altro libro Descent of man. È bene però riferire prima ...
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IBRIDISMO (dal lat. ibrida, hybrida, voce latina plebea: efr. iber, imbrum "mulo" in glosse)
Alessandro GHIGI
Eugenio FISCHER
Insieme di fatti, di metodi e di teorie riguardanti gl'incroci tra forme [...] nuove, in Atti XI Congr. Inter. Zoologia, Padova (1931); id., L'originedellespecie nella odierna biologia sperimentale, in Atti XX Riunione Soc. Progresso delle Scienze, Milano (1931); É. Guyénot, La variation et l'évolution, Parigi 1930; id., L ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] si può ricordare la pubblicazione illuminante di Darwin del 1872 sull'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali, comparsa solo 14 anni dopo L'originedellespecie; il Thierische Electricität (1885) di E. du Bois Reymond, che contiene ...
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FITOGEOGRAFIA (XV, p. 499)
Valerio GIACOMINI
Anche un esame sommario della più recente produzione fitogeografica permette di constatare un crescente interesse ai problemi di carattere storico-genetico; [...] severo del Pamir meglio dei tipi ecologici mesofitici del Nord. I fondamenti teorici sulla conoscenza dei centri d'originedellespecie e razze coltivate sono merito di N. Vavilov, il quale ha indagato su vastissimo materiale proveniente da tutti ...
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LAMARCK, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet de
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Bazentin presso Albert (Piccardia) il 1° agosto 1744, morto a Parigi il 18 dicembre 1829. Destinato alla carriera [...] il Darwin elaborò la sua teoria indipendentemente e su principî totalmente diversi; ma poi, nelle successive edizioni dell'Originedellespecie, adottò in parte il lamarckismo. In tempi moderni il neo-lamarckismo diede importanza quasi esclusiva alle ...
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SPENCER, Herbert
Guido Calogero
Pensatore inglese, nato a Derby il 27 aprile 1820, morto a Brighton l'8 dicembre 1903. Figlio d'un maestro, fu piuttosto un ribelle che un precoce: non volle compiere [...] natura e a cui il Darwin si accingeva a dare, nello stesso tempo, la sua più precisa formulazione nell'Originedellespecie. Ma, mentre il Darwin è uno scienziato, che generalizza solo per meglio orientarsi tra i fenomeni singoli, lo S. è piuttosto ...
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ROSA, Daniele
Biologo, nato a Susa (Torino) il 29 ottobre 1857. Compì gli studî medî e universitarî a Torino (dove ebbe a maestro L. Camerano) e ivi si laureò in scienze naturali nel 1880.
Studiò per [...] Fra i suoi scritti d'indole generale sono più notevoli il volumetto: La riduzione progressiva della variabilità ed i suoi rapporti coll'estinzione e l'originedellespecie (Torino 1899; trad. ted., Jena 1903) e il volume Ologenesi (Firenze 1918; trad ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] la comunione spirituale nella specie», in luogo di perseguire i continui dubbi delle filosofie precedenti. Una ’essenza della materia e della forza, l’origine del movimento, l’originedella vita, il finalismo naturale, l’originedella coscienza, ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...