NOSOGRAFIA
Giovanni Federspil
Con il termine n. si indica la descrizione delle malattie. La scienza basilare della medicina − la patologia − abbisogna, come ogni altra scienza naturale, di una terminologia [...] avviene per le piante e gli animali, esistono diverse specie di malattie, specie che si distinguono fra loro per i caratteri sintomatologici internazionali, dando origine alla Classificazione internazionele sia delle malattie che delle cause di morte ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] della genetica generale, della biologia molecolare e della genetica delle popolazioni di altre specie. I dati e le elaborazioni relative alla specie di un individuo a una popolazione con origine geografica in un determinato continente o, in ...
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OBESITÀ
Giovanni Federspil
Carlo Benedetto De Palo
(XXV, p. 105)
L'o. è quella condizione patologica in cui il peso corporeo è aumentato per un aumento della massa del tessuto adiposo. Questa definizione [...] metabolismo del glucosio all'interno dell'adipocita e pertanto ha un'origine extracellulare. All'opposto, gli disturbi si presentano spesso l'osteoporosi e alterazioni articolari, specie in quelle articolazioni sulle quali, come il ginocchio e la ...
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GINECOLOGIA
Attilio Gastaldi - Gian Franco Minini - Amilcare Viani
Umberto Omodei - Alessandra Roggia
(XVII, p. 122; App. II, I, p. 1055; III, I, p. 759)
Notevoli sono stati i progressi della g. negli [...] e la gametogenesi (sviluppo della cellula uovo). Come già detto, gli ormoni ovarici, specie gli estrogeni, modulano, a infezioni dell'apparato genitale e all'incapacità di ricevere il seme in vagina.
L'infertilità immunologica (5÷10%) origina come ...
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SESSUOLOGIA
Corrado Pontalti
(XXXI, p. 494)
Allo stato attuale nell'ambito della s. si devono comprendere tutte le conoscenze relative alla dinamica tra i sessi: identità di genere, determinanti culturali, [...] zero della linguistica (Gil 1978), è definito dualismo (Geertz 1987). Tutti i miti di origine presso lo spazio misterioso ma essenziale della generatività come mandato della sopravvivenza dellaspecie. La fecondazione assistita rompe questo ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] ritmo o ciclo. Questo ritmo varia da specie a specie animale e, per la stessa specie, secondo l'età e, in misura minore durata di s. e riconoscente un'origine del tutto particolare, per molti aspetti parente dell'epilessia.
Bibl.: N. Kleitman, Sleep ...
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Specchio, neuroni
Giacomo Rizzolatti
Leonardo Fogassi
Vittorio Gallese
L'uomo è una specie eminentemente sociale, che ha sviluppato la capacità di capire le azioni degli altri, le loro intenzioni [...] n. s. parietali della scimmia. Poiché l'uomo e gli altri Primati sono specie sociali, è facile della faccia e (esclusivamente nell'uomo) degli arti superiori. Se è vero, come propongono alcuni studiosi, che la comunicazione umana ha avuto origine ...
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OLIGOFRENIA
Alberto GIORDANO
Il termine oligofrenia (dal greco ὀλίγος "poco" e ϕρήν ϕρενός, "mente"), o deficienza mentale, è usato per indicare uno sviluppo mentale inferiore alla norma, presente alla [...] parte leggendarî (anche se Linneo ne fece la base della sua sotto-specie" homo ferus") e non vi è alcuna dimostrazione . Questi ultimi due esempî tuttavia, al di là della discussa origine del loro deficit mentale, hanno assunto un notevole valore ...
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TOSSINE
Nicola Orsi
(XXXIV, p. 112; App. II, II, p. 1009)
Con il nome di t. vengono indicate in medicina e in biologia numerosissime sostanze prodotte da organismi viventi, capaci di svolgere, secondo [...] secca).
Il gruppo di t. più importante, per le molte specie interessate e per i differenti meccanismi d'azione coinvolti, è certamente quello delle t. di origine batterica. Quelle attualmente conosciute sono molto numerose, poiché in aggiunta a ...
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TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410; App. II, 11, p. 1025)
Gabriele AMALFITANO
Il progresso delle scienze e l'evoluzione dei popoli ha portato in quest'ultimo decennio a notevoli e sostanziali realizzazioni [...] distribuzione geografica della febbre gialla della giungla è molto più estesa di quanto non sembrasse in origine e che hétrazan, di mirabile efficacia nella cura di alcune filariosi ed in specie in quella da loa-loa, finora ribelle ad ogni terapia ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...