Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] apertura di ogni successivo appuntamento dell’organizzazione, divenendone una specie di simbolo ideologico: «Il , La nazione del Risorgimento. Parentela, santità e onore alle originidell’Italia unita, Einaudi, Torino 2006.
G. Battelli, Santa Sede ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] produzione culturale di ispirazione cattolico-liberale. Specie nelle aree urbane dell’Italia padana e toscana, emerse una . È, dunque, opportuno fare cenno alle originidell’associazionismo universitario cattolico, con particolare riferimento alle ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] riguardo alla questione della comunione sotto le due specie e a quella della concelebrazione, che delle presenze nei seminari e un aumento impressionante delle richieste di dispensa dal celibato e riduzione allo stato laicale. All’originedella ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] messa cantata e la messa solenne. Il Codex Rubricarum indica due specie di messa: in cantu e lecta. Quella in cantu è sostitutivo dello scambio di pace. Cfr. J.A. Jungmann, Missarum Sollemnia. Origini, liturgia, storia e teologia della messa romana ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] testimonianze d'archivio (Pandzič, Nicolini), di origine straniera, dovette giungere in Italia al seguito di Luigi I d'Angiò, che ammessa, fra l'altro, la concessione della comunione ai laici sotto le due specie. L'incontro fra G. e il cardinale ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] come la rappresentazione ideologica sotto specie religiosa del tipo di potere dominante. In fondo, era nella logica delle cose che la monarchia di diritto divino soppiantasse a poco a poco il principato di origine popolare: un solo re, un ...
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L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] originedella Riforma si spiega anche e soprattutto in quel clima, l’Italia della prima età moderna era senz’altro un caso a sé non meno della che in molti casi ebbero guai con l’Inquisizione, specie se la loro fede si orientava al misticismo52. E ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] prebende ecclesiastiche in proprietà della famiglia; inoltre il cardinale nipote era anche una specie di sostituto del pontefice frontale il nome di famiglia e il luogo di origine del papa committente dell'opera. Nel 1612 P. affidò l'incarico per ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] della consacrazione episcopale, che stabilisce una specie di maternità, quindi con un rapporto di dipendenza, della ’ampia introduzione di E. Prinzivalli a Seguendo Gesù. Testi cristiani delleorigini, a cura di E. Prinzivalli, M. Simonetti, I, Milano ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] divino, ma si rimisero alle valutazioni dell’autorità legittima, salvo alcuni neutralisti, specie in Piemonte e nelle diocesi del svolse dal 1931, nel solco della tradizione borromeana della sua diocesi di origine, un’azione pastorale d’impianto ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...