Storico tedesco (Praga 1891 - Filadelfia 1971), naturalizzato statunitense. Di origineebraica, fu prof. in varie univ. e istituti degli USA. Prigioniero dei Russi nella prima guerra mondiale, dopo un [...] soggiorno in Siberia e nel Turchestan si stabilì a Gerusalemme dove ebbe modo di approfondire i problemi storici e politici del Vicino Oriente (A history of nationalism in the East, 1929; Nationalism and ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] e prendeva sempre più forza la consapevolezza della Shoah e il dialogo ebraico-cristiano, una nuova forma di antisemitismo cominciava a diffondersi, l'antisionismo. Esso aveva origine nel mondo arabo, ed era legato direttamente a un conflitto di ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] ormai al potere, il testo del Ganganelli venne ripubblicato con ampio commento (1935) dal noto studioso e storico di origineebraica, Cecil Roth.
Creato cardinale del titolo di S. Lorenzo in Panisperna (che mutò poi con quello dei SS. Apostoli ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] sociale modesta, anche se non si deve attribuire nessun serio valore alla discussione storiografica circa una sua origineebraica, al Palazzo Lateranense ebbe modo di conoscere Cencio e Alberico, di schiatta certamente ragguardevole, come egli stesso ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] era condivisa da tutti, anche da chi, come il Wilamowitz, non era certo incline a indulgere a discriminazioni di questa sorta. All'origineebraica allude come a fatto certo F. Oertel in Gnomon, V (1929), pp. 461-464. Vi dava qualche credito la figura ...
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Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] plenaria solenne elargita dal Papa ai fedeli che si rechino a Roma e compiano particolari pratiche religiose. Il termine è di origineebraica e deriva da yobel, alla lettera "capro" e per metonimia "il corno di capro" nel quale gli antichi sacerdoti ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] di pecore e le guide del popolo e i giusti (eventualmente anche il Messia) come pecore e a.; il Testamento dei Patriarchi, di incerta origineebraica, accenna al Messia come a un a., analogamente a ciò che avviene in Ap. 12 ss. e in Gv. 1, 36.
I ...
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Dreyfus, Alfred
Ufficiale francese (Mulhouse 1859-Parigi 1935). Di famiglia ebraica, addetto al comando del corpo di stato maggiore, nel 1894 fu degradato e condannato alla deportazione a vita per alto [...] Il processo ebbe una vasta risonanza, alimentata anche dal fatto che D. era l’unico ufficiale di stato maggiore di origineebraica, il che valse a scatenare tra i nazionalisti un’ondata di violento antisemitismo, mentre le simpatie per il condannato ...
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Il complesso delle azioni umane nel corso del tempo, nel senso sia degli eventi politici sia dei costumi e delle istituzioni in cui esse si sono organizzate. Modernamente, anche tutto ciò che le condiziona [...] Né la concezione lineare costituisce la caratteristica distintiva della visione ebraica della s., e neppure di quella cristiana. A base della quindi nella s. della Chiesa ritenuta istituzione di origine divina. In questa maniera la s. profana risulta ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] Il termine genocidio fu creato da R. Lemkin (Axis rule in occupied Europe, 1944), un giurista polacco di origineebraica, trasferitosi negli Stati Uniti, dove insegnò diritto internazionale alla Yale University.
Nell'opera, che tratta delle politiche ...
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alleluia
allelùia s. m. [dal lat. alleluia, gr. ἀλληλούια, traslitt. dell’ebr. hallĕlū Yāh, hallĕlū «lodate» e Yāh, forma breve del nome proprio della divinità Yahweh nel monoteismo ebraico], invar. – Esclamazione di gioia in inni e orazioni...
purim
purìm s. m. [voce ebraica, Pūrīm, plur. di pūr «sorte»]. – Festa ebraica che, secondo il libro biblico di Ester, ricorda il giorno in cui gli Ebrei di Persia, sotto il regno di Serse, si salvarono dallo sterminio che il ministro Aman...