Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] questo caso, non si può fare a meno di notare quanto sia acuta la capacità di osservazione che, nel riproporre una posa statica durante le cerimonie che i parenti organizzavano a uno o a cinque anni di distanza dalla morte del loro congiunto. Simili ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] .Il processo ha un interessante punto di osservazione nel Sud: a Benevento, dove il radicamento longobardo fu più un'opera il cui carattere anglosassone evidenzia quelle relazioni a lunga distanza con la cultura dei Germani del Nord - riscontrabili ...
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Territorio, pianificazione e sistemazione del
Corrado Beguinot
con la collaborazione di Luigi Dadda
Giampio Bracchi
Adriano De Maio
Giorgio Noseda
di Corrado Beguinot, con la collaborazione di Luigi [...] e la fecondità sul piano umano. Va tuttavia osservato che, proprio a causa dell'ampio margine d'incertezza e di non tra lo spazio urbanizzato e l'uomo.
Oggi, a quasi quarant'anni di distanza, il giudizio sull'iniziativa può essere vario, ma quello ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] 'esterno dominano i temi a figure (semicapitelli delle arcate e c. delle loggette) e vi si può osservare una ripresa consapevole e Graz 1986, pp. 267-282; S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico, in Memoria dell'antico (cit ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] Harris ed E. L. Ullman nelaborano le osservazioni precedenti giungendo a una teoria dello sviluppo per nuclei di funzioni specializzate V. Baltard), e alla costruzione, a qualche isolato di distanza, del pubblicizzatissimo Centre Pompidou (Beaubourg ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] che lasciava la croce di porta Ravegnana a qualche decina di metri di distanza, utilizzava il torrente come fossato naturale.La e di evidenza materica, accostati a un'acuta osservazione del dato naturale e a una notazione vivace del particolare ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] quale questo ciclo stilisticamente vicino dovette seguire a pochi anni di distanza.
La cappella Peruzzi è dedicata ai Bardi, come del resto è stato da varie parti osservato, si presenta stilisticamente omogenea e le diversità in confronto con ...
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Progettazione
Renato De Fusco
di Renato De Fusco
Progettazione
sommario 1. Introduzione. 2. Definizione. 3. Aspetti linguistici della progettazione. 4. Progettazione e architettura moderna. 5. La progettazione [...] essere e d'agire dell'uomo che fa ricorso a tali possibilità; ma, come osserva Heidegger in Sein und Zeit, ogni progettazione, in di distanza tra i fabbricati, di altezza e dimensionamento ottimale, ecc. Non è chi non veda che è proprio a questo ...
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Città
Pierre George
Una storia millenaria
Paul Bairoch associa l'origine delle città a quella dell'agricoltura, mettendo così in rapporto tra loro le prime due forme di vita sedentaria. Si potrebbe [...] evasione e di accesso a un modello ridotto e artificiale di campagna e di natura.
È stato osservato che questa crisi di la spinta centripeta in direzione di città collocate a una certa distanza dagli agglomerati maggiori, o almeno dal loro nucleo ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] fiorito in Grecia nei secc. 5° e 4° a.C. e di conseguenza, come espressione di c. 1989), si può ritenere ancora valida l'osservazione, formulata inizialmente da Panofsky (1960, trad ; S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico ...
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distanza
s. f. [dal lat. distantia, der. di distare «distare»]. – 1. La lunghezza del tratto di linea retta (nell’ordinario spazio euclideo, altrimenti del tratto di geodetica) che congiunge due punti (e che s’identifica col concetto del minimo...
risoluzione
risoluzióne (ant. resoluzióne) s. f. [dal lat. tardo resolutio -onis «scioglimento, annullamento», der. di resolvĕre «risolvere», part. pass. resolutus]. – 1. L’azione di risolvere, il fatto di venire risolto, nel sign. di sciogliere...