accento
. Nell'unico luogo in cui compare, parole di dolore, accenti d'ira (If III 26), ha il valore di "tono di voce " esprimente il sentimento dell'ira. Questa interpretazione è dominante presso gli [...] moderno vede in a. un sinonimo di " parole "; il Sapegno intende " interiezioni ".
Per l'a. tonico, v. ACCENTUAZIONE; per gli a. ritmici nei versi, v. DECASILLABO; ENDECASILLABO; NOVENARIO; OTTONARIO; QUATERNARIO; QUINARIO; SENARIO; SETTENARIO. ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] e perfino a 15, secondo il valore della "pausa" alla fine degli emistichî, che è di natura musicale); e così l'ottonario spagnolo dei romances popolari, fin quasi al sec. XVI, offre sempre la fluttuazione d'una sillaba (in più o in meno) consentita ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] in base al quale si distinguono i vari tipi di strofe; quelli di uso più frequente sono la gāyatrī (3 ottonari), l’anuṣṭubh (4 ottonari), la triṣṭubh (4 endecasillabi) e la jagatī (4 dodecasillabi). La prima parte del verso segue una prosodia libera ...
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FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] ai Villancicos ed alle Canciones, in Italia ai Maggi ed alle Mascherate, alle Laudi ed alle Ballatelle, si servì dell'ottonario. Infine, per non perdere i contatti con l'altra frottola monodica dei poeti-canterini, la frottola polifonica si prestò a ...
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sestina, sestina doppia
Ignazio Baldelli
1. La s. di D. Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra (Rime CI) è costituita da sei stanze di sei versi terminanti con le stesse sei parole-rima ombra, colli, [...] alla s. Lo ferm voler qu'el cor m'intra di Arnaldo. Le stanze della s. di Arnaldo si avviano su un ottonario, mentre quelle della s. dantesca sono tutte di endecasillabi: a tal proposito si ricorda che D. ritiene che nella canzone tragica possano ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] 15° sec., ballata di tono popolaresco costituita da una stanza di 8 versi e da una ripresa di 4, ove si usava l’ottonario al posto dell’endecasillabo e del settenario della ballata aulica (per es. il Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo il Magnifico ...
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Poeta drammatico spagnolo, nato a Madrid il 4 luglio 1676, morto ivi il 14 settembre 1750. Seguì in giovinezza la carriera militare. Scrisse nel 1711 la relazione delle esequie di don Luigi Borbone e dal [...] nel delineare figure e tipi comici, vivacità nel dialogo, felicità elegante e spesso naturale nel maneggiar l'ottonario; ma nel garbuglio degl'intrecci, nell'esagerazione dei sentimenti, nel manierismo artificioso del linguaggio culto, nella comicità ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] rispetto alla rielaborazione dantesca) il primo verso di ciascuna strofe è un heptasyllabe (equivalente del nostro ottonario; ➔ versificazione), mentre gli altri cinque sono décasyllabes (equivalenti del nostro ➔ endecasillabo). Per il resto, si ...
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RECITAZIONE
Riccardo Picozzi
. Recitatio significò in origine, presso i Latini, "lettura di documenti nella trattazione di una causa" e recitare "fare l'appello, in giudizio, delle persone già precedentemente [...] le seguenti regole: i giambici senarî erano recitati; i tetrametri trocaici (che dal lato ritmico corrispondono esattamente all'ottonario doppio italiano) ed altri sistemi uniformi erano declamati con una certa cantilena e accompagnati dal flauto; le ...
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. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, [...] latino arcaico l'anapesto è ancor più adoprato che in quello greco. Esso appare in sistemi e in settenarî (septenarius) e ottonarî (octonarius). Il settenario corrisponde al tetrametro greco, è composto cioè di un dimetro normale e di un paremiaco; l ...
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ottonario
ottonàrio agg. e s. m. [dal lat. octonarius, der. di octoni «a otto a otto»]. – Nella metrica italiana, verso o. (o assol. ottonario), verso di otto sillabe (o, più propriam., di otto «posizioni metriche»), con gli accenti principali...
ipometro
ipòmetro agg. [comp. di ipo- e metro]. – Nella metrica (in contrapp. a ipermetro), di qualsiasi verso che sia inferiore alla misura ordinaria. Nella poesia italiana, è possibile rinvenirne alcuni esempî nella letteratura dei primi...