Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] e delle fragole. Estesi i vigneti e i frutteti. Nelle terre settentrionali si allevano bovini e suini, in quelle meridionali ovini. Molto diffusi sono anche l’allevamento dei volatili da cortile, che alimenta l’esportazione di uova, e l’apicoltura ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] ’Alföld, costituisce un’importante voce economica. Il patrimonio zootecnico si compone principalmente di volatili, suini e ovini, mentre in regresso appare quello tradizionale dei bovini. Lo sfruttamento delle foreste garantisce una produzione media ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] è, accanto all’agricoltura, la seconda occupazione degli abitanti. Prevale il patrimonio bovino ma numerosi sono anche gli ovini e i caprini, mentre asini e muli sono ancora largamente impiegati nei trasporti. L’intero settore agricolo è pesantemente ...
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Il numero dei comuni che costituiscono la regione si è elevato a 131 (100 in provincia di Potenza, per complessivi 6545 km2, e 31 in quella di Matera, per complessivi 3447 km2) dopo che, nel 1974, è stata [...] zootecnico permane povero: è stazionario sui 70-75.000 capi il numero dei bovini, in contrazione (oggi 600.000) gli ovini e i caprini, aumentato è solo il numero dei suini (170.000). Nonostante i rimboschimenti la superficie forestale resta di poco ...
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NOMADISMO (dal gr. νομάς "che pasce greggi")
Renato Biasutti
Designazione comune per i popoli che mutano spesso il luogo della loro dimora. Originariamente, nomadi si dicevano i pastori, che si spostavano [...] 'agricoltura e la pastorizia si sono mantenute a lungo anche nelle zone montuose europee, sia per l'allevamento degli ovini, sia per quello dei bovini: il primo, caratteristico delle penisole meridionali dell'Europa, con il fenomeno della transumanza ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] impiegano per gli stessi scopi i cammelli, il cui numero si aggira intorno a 4-5 mila.
Tipico delle regioni interne è l'allevamento ovino, per il quale la Spagna occupa il terzo posto in Europa (dopo l'U.R.S.S. e la Gran Bretagna): è curato quasi ...
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SAVONA (XXX, p. 970)
Giuseppe AGNINO
Nel porto di Savona, che, per movimento di merci, è al quarto posto fra i porti del regno (1936), si comprendono abitualmente i pontili delle Fornaci e della rada [...] e della vite è rimasta pressoché invariata nel triennio 1935-1937; quella delle castagne è scesa a quintali 230.000 nel 1936-1937.
Gli ovini e i caprini erano circa 19.000 nel 1937; seguono per importanza i bovini (circa 15.000) e i suini (circa 3000 ...
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SPOLETO (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Città dell'Umbria, centro archeologico, storico e artistico [...] di vino. L'allevamento del bestiame ha ragguardevole importanza, sopra tutto per i bovini (4642 capi nel 1930) e gli ovini (21.310 capi). I pascoli occupano il 13% della superficie comunale. Presso S. Angelo in Mercole e Morgnano si sfruttano ...
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La città più importante dell'Abruzzo, capoluogo della provincia omonima (già detta Abruzzo Ulteriore II, v. oltre), a 42° 21′ lat. N. e 0° 56′ long. E. (M. Mario). Sorge all'incirca al centro della grande [...] e della diocesi reatina. Miglioravano nel contempo anche le condizioni economiche della città.
Fiorivano nel contado l'industria degli ovini e l'allevamento del baco da seta, per cui il lanificio e il setificio - più tardi anche la fabbricazione ...
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RABBIA (gr. λύσσα; lat. rabies; fr. rage; sp. rabia; ted. Wut; ingl. madness)
Alfonso DI VESTEA
Nino BABONI
Malattia contagiosa nota quasi dovunque da tempo immemorabile, per il modo singolare d'insorgere [...] accorcia nei piccoli, decorso breve, esito letale. Molte sono le specie di animali a cui si attacca: equini, bovini, ovini di fresco tosati, roditori, ecc.; di prova clinica o sperimentale tutti i mammiferi, si può dire, dalle scimmie ai pipistrelli ...
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ovini
s. m. pl. [plur. di ovino1]. – Nome, ormai privo di valore sistematico, con cui vengono comunem. indicati i mammiferi artiodattili bovidi appartenenti al genere Ovis, il quale comprende sei specie selvatiche, diffuse nelle regioni neartica...
ovinazione
ovinazióne s. f. [der. del lat. scient. ovinia «vaiolo ovino», a sua volta der. del lat. tardo ovinus «ovino1»]. – In veterinaria, vaiolizzazione attuata sulle pecore mediante inoculazione di materiale prelevato da pustole di vaiolo...