APROSIO, Angelico (al secolo Ludovico), detto il Ventimiglia
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ventimiglia il 29 ott. 1607, da Marco e Petronilla Aprosio. Compiuti i quindici anni, contro "il desiderio dei [...] autentica, e il gusto lievemente monomaniaco con cui egli affastella citazioni dalla Bìbbia, dai Vangeli, dai PadridellaChiesa, dagli autori classici, dagli italiani di tutti i secoli e dai contemporanei, per appoggiare le sue futili dimostrazioni ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] 1300 (pur essendo stato scritto tra il 1306 e il 1321, data della morte di Dante), di Firenze e dell’Universo, della Bibbia e della storia di Roma, di miti pagani e di padridellaChiesa, di tutto il pensabile, il dicibile e l’indicibile, sino ai ...
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PELLEGRINO, Michele
Alessandro Parola
PELLEGRINO, Michele. – Nacque il 25 aprile 1903 a Roata Chiusani, frazione di Centallo, in provincia di Cuneo.
La sua famiglia era di origini modeste e travagliate: [...] , p. 9).
L’attività accademica permise dunque a Pellegrino di svolgere quelle ricerche filologiche e letterarie sui PadridellaChiesa che fin dagli anni Trenta erano entrati nei suoi scritti divulgativi, finalizzati a una più efficace predicazione ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] 'Altissimo". Invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità degli abissi" (Isaia 14, 12). I commenti dei PadridellaChiesa hanno visto in questo passo la vicenda del diavolo, un tempo angelo splendente, precipitato per la sua ribellione ...
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Propriamente, lo studio della dottrina di quei pensatori che la Chiesa considera PadridellaChiesa (➔ padre), ma anche, in senso lato, di tutti gli scrittori cristiani vissuti nello stesso periodo, cioè [...] connessione tra lo studio dottrinale e lo studio filologico-letterario ha portato al congiungimento delle due nozioni. Oggi per patrologia si intendono le grandi raccolte delle opere dei Padri (in particolare la P. latina e la P. greca, edite da J.-P ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] Plutarco, le epistole e qualche trattatello di Seneca, di questo tipo, offrirono modelli ai PadridellaChiesa, Plutarco ai greci, Seneca ai latini. Della forma epistolare si servirono gli umanisti per la trattazione di soggetti eruditi; anche se il ...
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Teologo e poeta inglese (Fairford, Gloucestershire, 1792 - Bournemouth, Hants, 1866); studiò a Oxford; fellow nel 1811 dell'Oriel College, del quale due anni dopo diventava tutore, egli poté vivere per [...] l'altro con una traduzione di Ireneo), è caratteristica di questo movimento: giacché l'edizione dei PadridellaChiesa era la dimostrazione storica della verità religiosa dei fundamentals teologici e liturgici su cui K. e i suoi compagni intendevano ...
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Giurista e umanista ceco (Chrudim 1460 - Praga 1520); prof. (1483) e poi decano (1484) dell'univ. di Praga; nel 1488 entrò nell'ufficio delle "tavole" del regno. La sua opera principale (O práviech, o [...] non solamente giuridica. Circolò a lungo in copie manoscritte; fu pubblicata a opera di V. Hanka (1841); un'edizione critica è stata curata da H. Jireček (1874). V. è autore anche di alcune poesie latine, nonché di traduzioni dei padridellaChiesa. ...
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Melodia vocale, per lo più svolta a lungo e lentamente entro un ambito non molto ampio.
Nel Medioevo il termine latino cantilena significava «canto» (nei PadridellaChiesa è designazione solita del canto [...] dei salmi) o «canzone» in genere e quindi anche le canzoni di gesta. In relazione alla teoria romantica che faceva derivare queste – come l’epos di Omero – da una precedente fioritura di canti popolari, ...
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Erudito (Amburgo 1596 - Roma 1661). Di modeste origini, studiò a Leida filologia; accompagnò nel viaggio in Italia Ph. Cluver (1618). Convertitosi al cattolicesimo, si trasferì a Roma (1627), dove divenne [...] di S. Pietro e infine custode della Biblioteca Vaticana. Protetto da Urbano VIII e da Innocenzo X, ricevette l'abiura di Cristina di Svezia. Pubblicò numerose poesie latine e dissertazioni erudite, e curò edizioni di classici e di PadridellaChiesa. ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
chiesa
chièṡa s. f. [lat. ecclēsia «riunione dei fedeli; luogo di culto», dal gr. tardo ἐκκλησία «id.» (nel gr. classico ἐκκλησία, der. di ἐκκαλέω «chiamare», significa «adunanza, assemblea»)]. – 1. La comunità dei fedeli, sia in senso mistico...