PALEOGRAFIA (XXVI, p. 34)
A. Pra.
Dopo il 1935 ricerche ulteriori nel campo della p. hanno non soltanto offerto risultati parziali di grande interesse e aperto prospettive nuove per taluni problemi, [...] P. Sattler e G. von Selle, Bibliographie zur Geschichte der Schrift bis in das Jahr 1930, Linz 1935; A. Pratesi, Paleografia latina, in Doxa, II (1949), pp. 167-79, 193-218. Si vedano inoltre i periodici Revue d'histoire ecclésiastique, International ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (Spelunca)
G. Jacopi
Red.
Grotta presso il paese omonimo situato sulla costa del Lazio (a 14 km da Terracina) su un promontorio roccioso, propaggine [...] (I.G., xiii, 1.46, 425), probabile figlio del secondo dei nostri tre artefici. Ma l'incertezza del dato paleografico, per quest'opera di difficile discernimento, come sanno e ammoniscono tutti gli epigrafisti che si sono occupati di Rodi - primo ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] e a volte anche stringenti, in alcuni casi (si pensi al Perrone-Capano) con precisi riferimenti anche di carattere paleografico oltre che linguistico. L'inquietante ricchezza di proposte ha dunque fatto sì che tra alcuni moderni prevalesse una tesi ...
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PLATONE da Tivoli
Rosa Comes
PLATONE da Tivoli (Plato Tiburtinus). – Originario probabilmente di Tivoli (non si sa nulla dei suoi genitori e circa la sua origine dalla cittadina laziale l’unico indizio [...] fu completata nel 1145 o 1146 (e non nel 1116, come si legge in alcuni manoscritti per una lettura paleograficamente errata). Platone mise così in circolazione, nell’Europa medievale, un trattato di geometria “pratica”, destinato agli agrimensori. La ...
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Raphèl mai amècche zabì almi
Ettore Caccia
. Parole pronunciate da Nembrot (v.) in If XXXI 67, e sulle quali molto si è ingegnata la critica dantesca.
Il Lemay, in un interessante saggio, ha ricordato [...] sabi; tra zabi e almi alcuni codici del gruppo dei Cento hanno il segno simile a una t che potrebb'essere svolto paleograficamente come et, ut, at, ot, o che potrebb'essere un semplice segno di allungamento fonetico: onde alcuno ha proposto anche la ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] il 1338 e il settembre 1343, quando P. partiva per Napoli: Simone sarebbe morto l'anno successivo (è una "fantasia paleograficamente infondata" quella di Brink, 1977, che ha creduto di leggere la data 1340, sul libro aperto sulle ginocchia del poeta ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Iran
Pierfrancesco Callieri
Le aree funerarie: struttura e organizzazione
La pre- e protostoria iranica è ricca di rinvenimenti di aree funerarie che attestano [...] casi facilitata dalle iscrizioni. Quando tali nicchie o ciste sono accompagnate da iscrizioni in pahlavi (tutte paleograficamente databili tra il periodo tardosasanide e quello protoislamico) esse sono sempre chiamate dakhma, termine che in ...
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Vedi MILANO dell'anno: 1963 - 1995
MILANO (Mediolanum, Mediolanium)
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
M. Mirabella Roberti
L. Guerrini
Sorta in zona abitata nella media e tarda Età del Bronzo in area [...] dal Cardinale F. Borromeo. Ignote sono le vicende del codice precedenti allo acquisto. Lo studio condotto paleograficamente sul manoscritto (Bartoletti) e stilisticamente sulle miniature (Bianchi Bandinelli) ha portato a considerare quest'opera come ...
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dieresi
Gian Luigi Beccaria
Due vocali contigue nel corpo della parola equivalgono di solito, nel computo del verso, a una sillaba sola; ma il poeta può talvolta tenerle distinte, per conferire loro [...] ): accrescendo di una sillaba con l'intrusione della copulativa all'inizio del verso (ma la caduta di E(t) iniziale è sempre paleograficamente possibile) o all'interno (If IV 134), di un ‛ si ' (Pd XXIII 10, per evitare mïa; XXVI 37, per evitare mïo ...
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CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] Sarayı Müz., 13; Weyl Carr, 1987, nrr. 91, 45; 1987-1988, tavv. 7, 11). Si riscontrano infine legami di natura paleografica: la scrittura del manoscritto di Berlino (Staatsbibl., gr. 4°, 66; Buchthal, 1983; Weyl Carr, 1987, nr. 33) e dell'esemplare ...
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paleografia
paleografìa s. f. [dal lat. mod. palaeographia, comp. di palaeo- «paleo-» e -graphia «-grafia», termine coniato dal filologo fr. Bernard de Montfaucon nel titolo della sua opera Palaeographia Graeca (Parigi, 1708)]. – Disciplina...
paleografico
paleogràfico agg. [der. di paleografia, sull’esempio del fr. paléographique] (pl. m. -ci). – Che è proprio della paleografia, che si riferisce alla paleografia o ai paleografi: studî paleografici; un codice interessante dal punto...